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venerdė, 1  ottobre 2021



11:21:00
Scuola in DAD o in presenza? Le opinioni dei ragazzi di Barletta
I ragazzi si augurano che la pandemia diventi solo un lontano ricordo



A Barletta i ragazzi sono tornati da alcune settimane fra i banchi di scuola dopo un anno di didattica a distanza meglio conosciuta come DAD. La campanella suona regolarmente, ingressi affollati di ragazzi pronti ad affrontare questo nuovo anno scolastico. Pare si sia tornati alla normalità ma ci si chiede se per i ragazzi andare a scuola in presenza sia la cosa migliore.
“Non vedevo l’ora – spiega Gaia Strignano, alunna del liceo scienze umane “Casardi” - di tornare in classe, fra banchi, amici e professori. Penso che svegliarsi presto e recarsi a scuola ogni mattina ci faccia affrontare meglio la giornata. L’anno scorso seguire le lezioni a casa è stato comodo ma noioso. Vedevo i miei amici e i miei professori attraverso uno schermo, inoltre, ritengo che la preparazione raggiunta attraverso la DAD sia nettamente inferiore all’apprendimento in presenza. Si era perso tutto, eravamo inglobati in un mondo che non ci apparteneva”.

Relazionarsi con gli altri permette di aprire la mente attraverso scambi di idee che purtroppo a causa del Covid questi sono venuti meno.

“Preferisco andare a scuola fisicamente – racconta Francesca Filannino, alunna del liceo classico “Casardi” – mi motiva di più, mi rende più attiva. Certo, stare a casa era confortevole ma eravamo troppo agiati e l’attenzione era ridotta. Da quando siamo immersi in questa pandemia mi sembra di vivere in un tunnel senza luce. Ho iniziato a riscoprire la bellezza e l’importanza della scuola da quest’anno, sperando si continui ad andare in presenza”.

La voglia di andare avanti è tanta. Ci si augura che questa pandemia, che sta danneggiando le nostre vite da circa due anni, diventi solo un lontano ricordo.

“Credo non ci sia cosa migliore che andare a scuola e seguire le lezioni in maniera frontale” – spiega Aurora Zagaria, alunna del liceo scientifico “Cafiero”. “L’anno scorso – prosegue - ero sempre in contatto con i miei amici e i miei professori virtualmente, non era la scuola che volevo. Andare in classe, apprendere, confrontarsi era la mia speranza. Sembra che quest’anno ci stiamo riuscendo”.

La DAD ovviamente non riporta solo svantaggi ma anche vantaggi come il risparmio del tempo che permette, dunque, una maggiore flessibilità nell’organizzazione, conciliando i vari impegni dei professori e dei ragazzi. Un altro punto a favore è sicuramente il risparmio di denaro, in quanto l’utilizzo delle piattaforme online ha ridotto l’acquisto dei libri cartacei favorendo quelli digitali. Inoltre, come gli studenti pendolari ci hanno fatto notare  sono venuti meno i costi relativi agli abbonamenti mensili per treni e autobus.

Nonostante ciò, dalle testimonianze riportate emerge una voglia notevole da parte dei ragazzi di tornare alla normalità.
 


Redazione



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