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mercoledė, 17  novembre 2021



08:36:00
Giustizia Climatica: Uniti X l'Ambiente si mobilita a Barletta
"Come cittadini attivi e consapevoli non possiamo più tollerare l'indifferenza delle istituzioni locali"



"Dal 31 ottobre al 12 novembre 2021 si è svolto a Glasgow in Scozia la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, conosciuta anche come COP26. Una conferenza sul clima che si è rivelata fallimentare, visto che l’obiettivo di contenere l’innalzamento delle temperature di 1,5 gradi sottoscritto sei anni fa a Parigi, attraverso la cessazione dell’estrazione di fonti fossili (carbone, petrolio e gas), non è stato rispettato". A scriverlo è Sandra Parente di Uniti X l’Ambiente.

"Nella bozza dell’accordo c’è infatti il riferimento a chiudere il rubinetto di petrolio e gas ad una data precisa, anche se quella data non è stata ancora individuata. Solo l’alleanza Boga (Beyound Oil and Gas Alliance), alla quale ha aderito anche l’Italia, ha preso l’impegno di non dare nuove concessioni o licenze per il gas con effetto immediato, e di mettere fine alle licenze in corso sugli idrocarburi. Inoltre non è stato rispettato l’impegno approvato dalla Unione Europea di ridurre le emissioni di Co2 del 55% entro il 2030.

La COP26 ha infatti proposto una riduzione del 45%, il che non garantisce appunto di limitare l’aumento delle temperature di 1,5 gradi. Una vera e propria condanna nei confronti delle popolazioni e dei territori più vulnerabili. Questo ennesimo vertice al ribasso non fermerà le mobilitazioni che i movimenti di tutto il mondo sono pronti a mettere in campo per fermare una crisi climatica che è ormai già una triste realtà. Anche Uniti X l'Ambiente ha deciso di organizzare un evento che coinvolgerà le realtà cittadine impegnate nelle lotte ambientali. Nella storia delle crisi ambientali che Barletta ha subito negli ultimi decenni possiamo infatti ritrovare in piccolo le ragioni della grave crisi climatica che il nostro pianeta sta vivendo e che rappresenta un’ipoteca sul futuro delle nuove generazioni.

L’obiettivo di una crescita economica incontrollata basata su un modello estrattivista e sviluppista ha portato a scelte irresponsabili che hanno avuto conseguenze gravissime sull’ambiente e sulla salute. Nella nostra città lo studio scientifico basato sul biomonitoraggio delle unghie dei bambini di questa città, che il presidente scientifico di ISDE, l’associazione dei medici per l’ambiente, il dottor Agostino Di Ciaula ha pubblicato a giugno di quest’anno, ha dimostrato senza ombra di dubbio quanto queste scelte stiano compromettendo la nostra salute. Noi di Uniti X l’Ambiente abbiamo deciso quindi di organizzare una manifestazione a chiusura della Cop26 che si terrà il 20 novembre dalle ore 9 alle ore 19 nella zona industriale, e cioè in uno dei punti nevralgici della crisi ambientale della nostra città.

Ci ritroveremo tutti in via Trani di fronte al vecchio ingresso dello stabilimento BuzziUnicem, un cementificio che, lo ricordiamo, non solo alimenta i suoi forni con CSS, combustibile solido secondario proveniente dai rifiuti, ma anche attraverso l’utilizzo di pet-coke, che è un derivato del petrolio. Non è un caso quindi che abbiamo scelto questo luogo, visto che l’incenerimento è, insieme all’uso di fonti fossili, una delle attività industriali che maggiormente contribuisce all’emissione di CO2 ed al conseguente surriscaldamento del nostro pianeta. Barletta ha pagato per decenni un prezzo altissimo ad un modello di sviluppo che sta conducendo l’umanità sull’orlo del baratro.

La mobilitazione è l'occasione per riflettere sul passato ed immaginare un futuro libero da un capitalismo fondato sullo sfruttamento ambientale e sociale. Noi di Uniti X l’Ambiente crediamo che sia arrivato il momento di cambiare rotta a cominciare proprio dalle comunità locali. Come cittadini attivi e consapevoli non possiamo più tollerare l’indifferenza delle istituzioni locali e nazionali di fronte alle criticità che sono emerse dagli studi come quello che è stato fatto sui bambini di Barletta. È il momento di costruire un’economia dove il ricatto salute/lavoro non sia più necessario, è il momento delle scelte coraggiose e radicali che restituiscano la speranza alle future generazioni di questa città. Vi aspettiamo sabato 20 novembre in via Trani dalle ore 10".


Comunicato stampa



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