"Dante, Santa Lucia e la figurazione della luce": la Lectio Magistralis si terrà presso la Parrocchia di Santa Lucia, a Barletta, oggi, 9 dicembre alle ore 20.00, in occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri, nell'ambito delle attività previste dai Presidi Letterari del Comitato Dante di Barletta e in collaborazione con l'intervento d'apertura di Don Vito Carpentiere, Parroco di Santa Lucia, che ha voluto fermamente ricordare Santa Lucia e il suo martirio.  

Cosi, per l'avvio e l'inaugurazione del primo incontro relativo alla Cattedra di Poesia per l'anno sociale 2021 - 2022,  si terrà la Lectio Magistralis del prof. Giuseppe Lagrasta dal titolo: "Dante Santa Lucia e  la figurazione della luce". La lectio  magistralis  focalizza l'attenzione su alcuni aspetti nodali che riguardano gli incontri e la relazione che Santa Lucia ha vissuto con Dante durante il viaggio nella Commedia; incontri che avvengono nel Secondo canto dell'Inferno, nel Nono canto del Purgatorio e nel trentaduesimo canto del Paradiso. La lectio si propone di far riscoprire il senso umano, spirituale ed esistenziale che si configura nella Commedia, nelle sue molteplici sfaccettature, tra le sue invenzioni allegoriche, le sue figure angelicate 
 e le celesti figurazioni.

Tra questo determinato significare, la metafora e la figurazione della luce, rappresentano la relazione  mistica e divina che si instaura tra Dante e Santa Lucia. Durante la lectio magistralis  il prof. Lagrasta ripercorrerà gli incontri che Santa Lucia ha vissuto sia quando ha incontrato il poeta nella cantica dell'Inferno  sia quandoo lo rivede sia  nel Purgatorio che nel Paradiso.

Anche se la figura di Santa Lucia nella Commedia ha avuto minore respiro, si ritiene interessante riscoprire e sottolineare sia  la valenza umana e umanante della Santa sia la  valorizzazione del ruolo cge  Lucia ha assunto tra le donne che hanno protetto il fiorentino durante il viaggio ultraterreno.  

Un viaggio nella luce e tra la luce, quello  vissuto da Santa Lucia e dal poeta, dove il raccordo tra poesia e umanità, tra relazione di aiuto e incontro profondo, narrano  in una atmosfera mistica e sognante,  come il vivere che non appaga e non vede la luce di Dio, si fa dolore e conoscenza e - attraverso la luce di Dio -  la conoscenza si fa radice e afflato mistico, sofferenza ma anche richiesta di abbandono tra le braccia di Maria.
E Dante chiede a Maria e a Santa Lucia -  sostiene il Prof. Lagrasta - che i suoi occhi siano custoditi mentre agli  umani non resta che scoprire  i segreti della grande Commedia dantesca e approfondire gli intrecci e le passioni umane e celestiali che  ricordano il grande poeta poeta e ka sua avventura ultraterrena.