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mercoledė, 25  aprile 2018



11:23:00
Matarozzo confermato alla guida dei pensionati Uil di Puglia
“Non interessa il colore del futuro governo ma che non mette le mani nelle tasche degli Italiani"



“A prescindere dal governo che verrà, il sindacato vero, quello fatto di lavoratori, pensionati, giovani in cerca di lavoro, disoccupati, riproporrà la propria piattaforma vertenziale perché non abbiamo nessuna intenzione di far mettere, come suol dirsi, le ‘mani nelle tasche’ dei meno abbienti e delle fasce deboli della popolazione”: così Rocco Matarozzo, riconfermato alla guida dei pensionati della Uil, durante il suo intervento al congresso regionale svoltosi a Monopoli in Contrada Sant’Antonio d’Ascula, alla Masseria “Aia Antica”.

Matarozzo ha elencato i punti cardine della piattaforma: “La vergognosa evasione fiscale – ha detto – pari, da fonte istituzionale e non sindacale, a 111 miliardi di euro l’anno. Se si pensa che la manovra fiscale 2018 è stata di 20 miliardi, va da sé di che cosa si sta parlando; la necessità di restituire dignità ai lavoratori orientando le risorse alla creazione di posti di lavoro, favorendo i consumi interni in modo da creare quel circolo virtuoso: più consumi, più produzione, più lavoro, più sicurezza per i giovani; garantire ai pensionati la perequazione della pensione sulla base dei contributi versati, salario differito, e sui quali non può gravare l’assistenza per il solo fatto che viene erogata, per disposizione dello Stato, dallo stesso istituto previdenziale, cioè INPS; rivedere le norme che regolano l’accesso alla pensione: in periodo (quasi una generazione e mezza) in cui non si può più parlare di lavoro, bensì di lavori, quasi sempre precari: è immorale ed ingiusto mantenere il blocco a 20 anni di contribuzione, mentre gli altri stati europei da tempo, se non da sempre si sono adeguati; la necessità che venga varata una legge sulla non autosufficienza con adeguato finanziamento. Interessa oltre 3 milioni di persone, non solo anziani, per i quali l’onere di assistenza ed economico ricade tutto sulle famiglie, senza alcuna contropartita da parte dello Stato”.

Discorso a parte ha meritato la Regione Puglia mossa da quella che è stata definita “logica ragionieristica”: “Eppure – ha continuato Matarozzo – siamo di fronte a tagli di strutture, esaltazione dell’intramoenia, liste d’attesa interminabili, abbandono pressoché totale degli autosufficienti. Noi non ci stiamo. È questa una battaglia di civiltà che unitariamente e con le confederazioni abbiamo avviato e intensificheremo, senza guardare in faccia a nessuno. Chi non risolve i problemi della povera gente, dei disoccupati, dei meno abbienti, dei pensionati, degli anziani, non è amico nostro a prescindere”.

Il segretario generale nazionale, Romano Bellissima, nel trarre le conclusioni del congresso ha ricordato come in tema di previdenza “continuiamo a fornire dati truccati all’Europa”. Poi è entrato nel merito: “La previdenza che è in realtà il 10,8 del PIL, cioè ben sotto la media europea che è del 12%, risulta al 16%. Tutti i paesi europei, invece, hanno due contabilità, e centri di finanziamento diversificati: la previdenza è finanziata dai contributi trattenuti sulle buste paga, quindi salario differito, l’assistenza dalla fiscalità generale. La mistificazione italiana ha consentito ai bocconiani Monti, Tremonti e Fornero di far man bassa dei contributi per andare a coprire le voragini che si erano create nelle casse dello stato. Facendo pagare a lavoratori e pensionati”.



Redazione



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