“E’ un bilancio che esprime il complesso cambiamento intervenuto in questi 5 anni”. Così il sindaco Pasquale Cascella, nel suo intervento all’assemblea della Barsa, ha dato conto del nulla osta all’adozione degli atti relativi al Bilancio 2017 della Società in house espresso dall’Ufficio Partecipate del Comune.
Nel condividere la proposta di destinare il risultato dell’esercizio 2017 di € 14.015,45 a riserva legale e a riserva straordinaria, il sindaco ha rilevato che, seppur simbolico, il dato conferma l’equilibrio richiesto dal legislatore per la mission della Società in house e pone nuove basi per una ulteriore crescita delle attività a servizio non solo della città ma dell’intero territorio.
“E’ emblematico in questo senso – ha rilevato il sindaco – il risultato che, rispetto a circa il 20% di cinque anni fa, ormai colloca la città di Barletta tra i migliori Comuni ricicloni dell’intero paese. Per quanto faticoso si sia rivelato lo stesso adeguamento compiuto all’inizio dell’anno al modello gestionale definito dall’ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) ha consolidato la media al di sopra del 70% (recuperando sul pur consistente 68,11% del 2017). Ne è derivato per i contribuenti non solo il risparmio dal gravame dell’ecotassa e dai maggiori costi di smaltimento, ma soprattutto un riequilibrio tariffario della specifica tassazione (TARI) con un abbattimento medio del 6%, ovvero di circa 500.000 euro, che costituisce il migliore premio ai cittadini che quotidianamente contribuiscono al significativo risultato. Su questa strada si deve andare avanti con maggiore determinazione, sia con le già delineate sperimentazioni per la tariffazione puntuale, sia implementando le attività dei Centri comunali di raccolta, in particolare sviluppando le potenzialità – purtroppo non ancora colte pienamente, anche sul piano della formazione delle nuove generazioni – della struttura finalmente conclusa e consegnata alla Bar.S.A. nell’area di Parco degli Ulivi. Analogo apporto è atteso dalla Società in house per mettere l’esperienza di Barletta al servizio del nuovo soggetto unico di gestione del servizio di igiene urbana che deve investire tutti e tre i Comuni dell’ARO. Così come va recuperato celermente il procedimento che il Comune di Barletta ha affidato sin dal 30 dicembre 2016 alla Bar.S.A. per la realizzazione di un impianto strategico per la selezione e recupero frazioni secche da raccolta differenziata, fornendo tempestivamente all’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per la gestione del ciclo dei rifiuti (AGER) la richiesta documentazione sulla rimodulazione del progetto e il relativo crono programma, ai fini del prospettato incremento del cofinanziamento per la realizzazione di un impianto ancor più innovativo”.
Il sindaco ha tenuto a riaccogliere qualche riflessione critica posta dall’opinione pubblica cittadina sulla esigenza di un salto di qualità nei settori dell’azienda dedicati al global service: “Si era puntato, al momento della pubblicizzazione della Barsa, ad assicurare il suo carattere di multi service per la comunità cittadina. Per questa attività di servizio restano da garantire standard di efficienza, economicità e – perché no – competitività, autonomia e responsabilità gestionale (se non anche di revisione dell’assetto societario) rispetto alle farraginosità burocratiche dei vecchi e dei nuovi disciplinari, in modo da portare l’Azienda a misurarsi con le prossime scadenze poste dalla normativa sulle partecipazioni pubbliche e soluzioni di qualità per i crescenti bisogni della comunità”.
Nell’affrontare le altre questioni all’ordine del giorno dell’Assemblea Barsa, il sindaco ha richiamato la ormai imminente scadenza del proprio mandato amministrativo rivolgendo all’Amministratore Unico, al Collegio sindacale, alla struttura dirigente e ai lavoratori e alle loro rappresentanze sindacali un sentito ringraziamento per i risultati che sostengono i cambiamenti intervenuti nei 5 anni di responsabilità condivise: è possibile portare avanti queste trasformazioni guardando con fiducia alla crescita dell’azienda.
Proprio in considerazione delle esigenza di sviluppo della Barsa, il sindaco ha ritenuto di dover rimettere a quanti si apprestano a ricevere dagli elettori il mandato di guidare la città la responsabilità delle nuove scelte da compiere per la società. Ha, conseguentemente agli organi in scadenza di continuare ad assolvere alle rispettive funzioni in regime di prorogatio. Nel prendere atto della indisponibilità dell’Amministratore unico, ribadita anche a fronte di una personale richiesta, il sindaco ha affidato al collegio sindacale il compito di assicurare la continuità della gestione ordinaria dell’azienda, raccomandando “il più scrupoloso rispetto delle norme e del principio di indipendenza a tutela della funzione pubblica”.