Attualita
mercoledė, 23 marzo 2022
13:51:00
Mennea, ecco I Dialoghi dell'atletica di Barletta al teatro Curci
Confronto tra sport e valori umani
La città di Barletta prepara il tributo al suo eroe.
In occasione del settantesimo anniversario della nascita di Pietro Mennea, l’indimenticabile sprinter dell’atletica italiana e mondiale, il Teatro Curci ospita alle 19.30 del prossimo 25 marzo un grande evento. “I dialoghi dell’atletica” rievocheranno i XXII Giochi Olimpici di Mosca del 1980, moderati da Claudio Lorusso, speaker allo stadio Diego A. Maradona di Napoli per le Universiadi.
L’evento è organizzato da ASD IoCorro, in collaborazione con GS Avis Barletta, e gode di importanti patrocini quali il Patto Educativo Provinciale, Regione Puglia, Comune di Barletta, Federazione Italiana di Atletica Leggera e CONI Puglia.
«È un omaggio sentito della nostra comunità al ricordo di un grande campione dello sport e della vita. Ma è l’occasione per ribadire la distanza tra lo sport ed ogni forma di intollerabile aggressione» dice Eusebio Haliti, organizzatore dell’appuntamento e presidente dell’associazione sportiva ‘IoCorro’. «I Dialoghi dell’Atletica è solo il primo di altri eventi che si dipaneranno per tutto il 2022 con il progetto ‘19"72 Un anno di Atletica’, che coinvolgerà a maggio anche le scuole cittadine con una serie di incontri formativi sullo sport. A luglio - conclude Haliti - ci aspettano poi il Galà internazionale di Salto con l’Asta al Castello e a settembre il Mennea Day».
Le Olimpiadi dell’Unione Sovietica non sono epocali soltanto per i grandi risultati sportivi degli atleti in gara in tante discipline ma anche per il boicottaggio di alcune nazioni che non vi partecipano. Tutto nasce dall’invasione dell’Afghanistan da parte della Russia nell’anno precedente. L’Italia, la Francia, la Gran Bretagna ed altre nazioni adottano un boicottaggio di Mosca 1980 in forma ridotta. Nella parata di apertura e chiusura dei Giochi la nostra rappresentativa sfila mestamente con la bandiera del CIO, il Comitato olimpico internazionale, senza il nostro inno.
Questo è lo scenario dei Giochi di Mosca, che oggi Barletta ricostruisce per onorare il suo inimitabile fuoriclasse. L’angoscioso ripetersi degli eventi, oggi come ieri, nelle stesse terre insanguinate e con ciclica frequenza, ammanta di grande significato simbolico la manifestazione, in questi drammatici giorni della storia con la esse maiuscola. La platea del mondo assiste impotente ed attonita allo stesso incubo che l’Ucraina sta vivendo.
L’incontro di Barletta unisce idealmente sport ed emozioni, diritti civili e ruolo primario dello sport nella tutela contro le ingerenze della politica. Nell’idea degli organizzatori, devono prevalere la qualità del dialogo, il messaggio universale dei valori positivi e l’importanza della cultura dello sport, soprattutto per le nuove generazioni, evidenziando contestualmente lo straordinario patrimonio che rappresenta l’uomo e il campione Pietro Mennea per il nostro territorio.
I Dialoghi chiamano sul palco alcuni importanti protagonisti dell’atletica italiana di ogni epoca. Tra questi il campione olimpico Roberto Tozzi che con Stefano Malinverni, Mauro Zuliani e l’ultima incredibile frazione della Freccia del Sud conquistò sempre a Mosca il bronzo nella staffetta 4x400. «Pietro è stato un grande atleta e una grande persona. Mi fa piacere che la gente lo ricordi con affetto anche dopo molti anni. Credo che se lo meriti».
Presente all’incontro anche l’attuale presidente nazionale della FIDAL Stefano Mei, già campione europeo dei 10000 metri piani a Stoccarda.
Si amplia la platea degli ospiti con un altro atleta di alto profilo: Stefano Tilli, l’ex velocista italiano, campione europeo indoor dei 60 metri piani nei campionati europei di atletica leggera a Budapest nel 1983. Tilli detiene ancora oggi il record italiano stabilito a Torino il 21 febbraio 1985 con il tempo di 20"52 nei 200 metri piani indoor per il quale è stato primatista mondiale per due anni.
Atteso poi l’intervento di un’altra stella protagonista di quelle olimpiadi, la grande saltatrice in alto veneta Sara Simeoni. Nei giochi di Mosca 1980, il nostro airone vola e supera l’asticella con 1,97 m, prevalendo anche sulla eterna rivale tedesca Rosemarie Ackermann.
La Simeoni renderà in collegamento streaming un commosso omaggio all’invincibile re della velocità, crudelmente sconfitto da un male incurabile.
L’atletica italiana fu protagonista emerita dei XXII Giochi moscoviti dell’era moderna. Pietro Mennea fece sobbalzare dalle sedie il mondo per l’incredibile rimonta sul britannico Allan Wells nella vibrante finale dei 200 metri.
«Il mio ricordo di quell’avventura è indelebile - dice Sara Simeoni -, è probabilmente la vittoria più grande della mia carriera, una gioia unica che si unisce ad un altro successo, quello di Pietro Mennea».
In collegamento, causa covid, anche il celebre giornalista e radiocronista sportivo di Radio Rai Riccardo Cucchi.
Mentre le immagini della terribile guerra contro l’Ucraina, le Olimpiadi di Mosca ed i mille frammenti della luminosa epopea di Pietro Mennea scorreranno sul grande ledwall, dietro il proscenio del teatro cittadino, il giovane virtuoso Jacopo Gambarrota le accompagnerà al pianoforte con arie di Bach e Debussy, Chopin e Tchaikovsky. Diplomato al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e vincitore di numerosi premi nazionali ed internazionali, il pianista ventenne ha voluto onorare i settant’anni dalla nascita dell’indimenticabile e caparbia leggenda del nostro sport.
Redazione