Attualita
venerdė, 14 ottobre 2022
08:44:00
Verifica demaniale terreni Ofanto, pubblicato avviso per incarico perizie
Tupputi: “Risultato dell'azione sinergica fra Regione Puglia e Comune Barletta”
Il comune di Barletta ha dato seguito alla soluzione individuata in occasione dell’audizione nella V Commissione del Consiglio regionale, il 6 ottobre scorso, e all’impegno preso in quella stessa sede pubblicando l’avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico di perito demaniale per le operazioni di verifica della zona degli arenili e mezzane dell’Ofanto.
È una notizia che apprendo con grande soddisfazione e compiacimento a dimostrazione del fatto che la collaborazione e la sinergia fra istituzioni offre le migliori e più celeri soluzioni ed è in grado di superare intoppi che, in questo caso, andavano a discapito del territorio e dei cittadini che su quei terreni accampano dei diritti che attualmente sono come sospesi, in attesa di una sistemazione dei terreni demaniali.
Cosa dovranno, infatti, fare i periti che saranno nominati? Il loro incarico servirà ad accertare e definire quali siano i terreni già affrancati dagli assegnatari, quelli oggetto di usurpazioni da reintegrare al demanio, come pure quelli abbandonati, anch’essi da reintegrare al demanio, e, dunque, occuparsi della ricostruzione delle terre di uso civico con l’individuazione dei confini del demanio e verificare le eventuali occupazioni abusive.
Apprezzo e ringrazio l’Amministrazione comunale di Barletta, nello specifico l’assessore Giuseppe Germano e la dirigente al Demanio Rosa Di Palma, per avere sbloccato la situazione di stasi in cui il comune di Barletta si era trovato e che aveva comportato, da parte della Regione, la necessità di sollecitarlo alla verifica demaniale già due anni fa. Uno stallo che si era prolungato ulteriormente quando il Consiglio comunale, a febbraio 2021, nonostante il parere sfavorevole sia tecnico sia contabile, aveva, con un emendamento al DUP, deciso che alla nomina di periti esterni si ovviasse con tecnici interni all’ente, in contrasto con quanto previsto dal regolamento regionale.
Ora, recuperate le somme allora stanziate, il comune individuerà fino a otto periti che finalmente metteranno mano al completamento del riordino del patrimonio collettivo.
Redazione