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domenica, 15  gennaio 2023



10:43:00
“Si sottraggono aree dedicate a servizi e si edificano residenze”
La nota della segreteria del circolo “Franco Dambra SI" di Barletta



"Era la primavera 2018 quando fu approvato dal Consiglio comunale di Barletta il Documento Programmatico Preliminare, atto propedeutico alla redazione del Piano Urbanistico Generale, che è lo strumento di regolazione e programmazione dell’assetto urbanistico e paesaggistico dell’intero territorio comunale.
Sono trascorsi inutilmente 5 anni e ad oggi non registriamo alcun segnale di avanzamento della procedura progettuale.
La città di Barletta è dotata di un Piano Regolatore risalente al 1971, poi adeguato alla legge regionale n.56/1980 nel 2003: uno strumento fortemente inadeguato ad affrontare tutte le problematiche di una città di quasi centomila abitanti; uno strumento non rispondente alla normativa paesaggistica, alle normative ambientali, di mobilità, di prospettiva economico-sociale strategica, etc."  Scrive la segreteria del circolo “Franco Dambra SI" di Barletta

Una città, in breve, in balia delle spinte derivanti da gruppi di interesse economico che guidano cosi l’attività amministrativa, e non viceversa.

Capita, allora, che possa programmarsi un parcheggio a ridosso del castello in assenza di un Piano per la Mobilità Sostenibile, senza il rispetto del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, senza una programmazione di quegli interventi che garantiscano una vivibilità accettabile alla cittadinanza, senza un piano del rumore, senza un piano contro l’inquinamento atmosferico....
Tutti atti dovuti per legge da anni.
Così come può capitare, ancora, che si consentano interventi di edificazione residenziale su aree destinate ad attrezzature e servizi, come sta accadendo al palazzo ex-Enel, complice una legge regionale che lo consente. Si sottraggono aree dedicate a servizi e si edificano residenze, insediando all’incirca 225 abitanti che avrebbero bisogno di oltre 4.000 metri quadrati di standard fra verde e servizi, monetizzando solo in parte il fabbisogno di standard che ne deriva.

Sinistra Italiana Circolo “Franco Dambra” di Barletta chiede, dunque, al Sindaco Cannito se ritiene possibile continuare a gestire il territorio e la cosa pubblica con questo approccio approssimativo, navigando a vista, seguendo di volta in volta le spinte imprenditoriali dei diversi soggetti economici senza una programmazione degli interventi in un quadro organico d’insieme che solo il Piano Urbanistico Generale potrebbe garantire.
La gestione del territorio e del paesaggio, la salute pubblica e la qualità della vita che ne conseguono sono cosa pubblica, non privata, e una pubblica amministrazione ha il dovere di tutelare gli interessi dell’intera collettività. Quanti altri anni ancora si dovrà inutilmente attendere?"


Redazione










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