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martedė, 17 gennaio 2023
08:00:00
Il Comune di Barletta non ha approvato il bilancio di previsione, PD: "Ritardi su ritardi"
"Sarà la comunità cittadina a pagare per la mancata programmazione"
"Il Comune di Barletta non ha approvato il bilancio di previsione entro il 31 Dicembre u.s. (Termine ordinario previsto dall’art. 151 del TUEL) e, come altri Comuni “non virtuosi”, usufruirà della proroga concessa dal Governo (Decreto 13 dicembre del Ministero dell’interno pubblicato in GU n 295 del 19 dicembre 2022). Tale proroga prevede il differimento al 31 marzo 2023 del termine per la deliberazione da parte degli enti locali, del bilancio di previsione 2023/2025." A scriverlo in una nota stampa Circolo PD Barletta.
"Ma, occorre esserne consapevoli, il ricorso al termine di proroga non è “indolore” per le Amministrazioni comunali che dovranno gestire l’ente in esercizio provvisorio, così come previsto dall’art. 163 del TUEL, con rilevanti conseguenze negative per tutti i cittadini e per la Città di Barletta. Nel corso dell’esercizio provvisorio è consentito unicamente: impegnare solo spese correnti e per partite di giro; impegnare solo spese per lavori pubblici di somma urgenza o altri interventi di somma urgenza; ricorrere all’anticipazione di tesoreria di cui all’art. 222 del TUEL.
Le spese per le quali è possibile procedere ad impegno devono tuttavia essere impegnate mensilmente e per importi non superiori ad un dodicesimo degli stanziamenti del bilancio di previsione deliberato l’anno precedente.
Nella pratica, fino all’approvazione del nuovo bilancio di previsione (31 marzo p.v. salvo ulteriori proroghe) ogni mese si potrà spendere non più di un dodicesimo di quanto è stato stanziato e speso lo scorso anno. Per un’Amministrazione comunale (ovvero per qualunque amministrazione pubblica) ciò significa un vincolo, un limite enorme al raggio d’azione possibile. Se consideriamo, nello specifico del Comune di Barletta, quanto è stato stanziato e speso lo scorso anno, c’è da preoccuparsi seriamente. A ciò si aggiunge anche l’impossibilità, per queste Amministrazioni non virtuose, di procedere con l’impegno di spese d’investimento in conto capitale, ovvero ricorrendo anche all’indebitamento: tutte azioni previste dal Testo Unico degli Enti Locali, che graveranno ulteriormente sullo stato di degrado economico, sociale, infrastrutturale e culturale che la Città di Barletta vive oramai da mesi.
Assisteremo al dato, persino paradossale, di un Comune che, pur avendo soldi, non potrà spenderli. E questo è imputabile esclusivamente alla incapacità dell’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Cannito, di pianificare e programmare l’azione di governo. Incapacità, in questo caso specifico, di approvare il bilancio di previsione nei tempi previsti dalla legge (come invece altri Comuni “virtuosi” hanno già fatto) che conduce a far ricorso, ancora una volta, a proroghe dei termini che, seppur legittime, di fatto bloccheranno ogni iniziativa della macchina comunale. Ci auguriamo, ancora una volta, che in futuro ci possa essere maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale e che questo “ritardo” non trovi giustificazione (come accaduto per altri temi ed altri ambiti) nella pandemia, nella guerra in Ucraina, ovvero in una qualche carenza di personale: l’ufficio finanziario ha le risorse umane e strumentali necessarie e sufficienti per presentare il bilancio nei tempi congrui. È mancato, con tutta evidenza, altro: un lavoro di coordinamento in vista delle scadenze.
Non è una attenuante il fatto che l’attuale amministrazione si sia insediata durante l’estate (e dunque pochi mesi fa). Come già successo per le linee di mandato, portate in Consiglio comunale con due mesi di ritardo rispetto alla scadenza prevista, anche stavolta, rispetto a un atto fondamentale come la approvazione del bilancio, il Sindaco Cannito dimostra di non saper scegliere, individuare le priorità. Siamo preoccupati per una azione politica all’insegna della improvvisazione continua, della approssimazione elevata a simbolo della qualità amministrativa.
Errori su errori, ritardi su ritardi: e ancora una volta sarà la comunità cittadina a pagare per la mancata programmazione, per l’assenza di pianificazione, per una gestione approssimativa e poco attenta della macchina comunale."
Redazione
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