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venerdė, 14  aprile 2023



09:51:00
Bilancio, Legambiente Barletta: "Assenza risorse stanziate per salvaguardare ambiente"
"Non sappiamo quando e se verrai mai eseguito il censimento del verde pubblico"



"Durante l’ultimo consiglio comunale nel corso del quale sono stati discussi la nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione e il Bilancio di previsione 2023/2025 abbiamo appreso della scarsezza, meglio della assenza di previsione di risorse stanziate per la salvaguardia dell’ambiente e l’implementazione del verde urbano." A scriverlo Raffaele Corvasce, presidente del Circolo Legambiente Barletta.

"Il sindaco a margine del dibattito ha dichiarato che rispetto alle esigenze e alle problematiche ambientali che dovessero presentarsi nei prossimi anni, nel corso del suo mandato, l’amministrazione non si sottrarrà dal reperire le risorse necessarie per affrontare le varie esigenze o emergenze, ammettendo implicitamente che per gli obiettivi fissati nelle linee di mandato non è stata prevista in realtà una copertura finanziaria e facendo emergere sostanzialmente che in materia ambientale questa amministrazione naviga a vista, che manca di una visione e che ha deciso di lavorare in emergenza, invece di pianificare le azioni future.

L’assenza di previsione di adeguate risorse per le questioni ambientali, unita alla mancanza di una figura strategica come l’istruttore Direttivo Tecnico Ambientale nello staff di organico in dotazione al settore Ambiente del comune di Barletta, alimentano non poche perplessità e vera e propria preoccupazione sulla capacità da parte dell’attuale amministrazione di far fronte alle varie problematiche ambientali della nostra città. Barletta ha bisogno che questioni complesse e delicate come quelle ambientali vengano affrontate potendo contare su adeguate risorse economiche e su personale con competenze specifiche, competenze che fino a febbraio 2022 venivano garantite dall’ing. Gabriella Sfrecola e ancor prima dal 2017 al 2019 dall’ing. Michela Inversi. Ad oggi però, ci duole constatare che dopo il trasferimento dell’ing. Sfrecola e l’avviso pubblico di mobilità bandito lo scorso novembre e riservato al personale di ruolo, in servizio a tempo indeterminato presso altre amministrazioni, per la copertura del posto rimasto vacante, tali competenze non sono state adeguatamente sostituite, con i rischi che ne conseguono in sede di istruttorie di procedimenti ambientali. Chi valuta e si occupa oggi nella nostra città di istruttorie in materia di industrie insalubri? Di prevenzione e vigilanza in materia di tutela dell’ambiente dall’inquinamento?

Di gestione dei procedimenti in materia di rifiuti e bonifiche? Di istruttorie tecnico-amministrativa e rilascio dei provvedimenti di competenza comunale di VINCA, VIA e VAS? Di rilascio di pareri nell’ambito dei procedimenti di VIA e AIA? I cittadini attendono di conoscere gli esiti della seconda campagna di monitoraggio di Area vasta e di sapere quando si intende avviare la seconda fase del Biomonitoraggio, intrapreso durante la prima consiliatura Cannito; in particolare aspettano di sapere quando i dati emersi durante la prima fase di biomonitoraggio verranno validati e incrociati con ulteriori indagini e approfondimenti senza i quali il lavoro fin qui svolto resterebbe solo sterile propaganda e inutile spreco di denaro pubblico.

Appare superfluo e ridondante aggiungere infine che la progressiva diminuzione delle superfici destinate a verde “curato” in una città che ha conosciuto negli ultimi anni una straordinaria espansione urbanistica, preoccupa non poco per le ripercussioni che tutto questo produce sulla qualità della vita dei cittadini, sulla permeabilità dei suoli e il contrasto al rischio idrogeologico e al cambiamento climatico. Non sappiamo quando e se verrai mai eseguito il censimento del verde pubblico, strumento fondamentale per la pianificazione del territorio, nell’ambito del redigendo PUG: si assiste negli ultimi anni ad una proliferazione scriteriata in aree verdi pubbliche e spartitraffico di specie aliene o alloctone, come agave e palmizi, cioè di specie che sono originarie di aree geografiche diverse dalla nostra, che non garantiscono i minimi standard dei servizi ecosistemici che vanno dall’ombra con cui le piante riparano nelle assolate giornate estive, alla riduzione delle concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera, dal contrasto all’inquinamento, alla caratterizzazione del paesaggio.

A questi quesiti vorremmo che il sindaco in qualità di massima autorità sanitaria locale fornisse delle risposte dal momento che sin dalla campagna elettorale e per tutti questi mesi ha sempre dichiarato che l’ambiente occupa un ruolo prioritario nell’agenda della sua amministrazione, ma con quali risorse economiche e umane intende occuparsene?"


Comunicato stampa



legambiente







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