Attualita
sabato, 23 giugno 2018
14:49:00
Vinella nuovo presidente dell'Archeoclub d'Italia Barletta
Riapre la sede di corso Cavour
Beni culturali, archeologia e territorio: ecco il “bollino blu” dell’Archeoclub d’Italia sui beni culturali e lo sviluppo turistico a Canne della Battaglia e Barletta. L’importante movimento nazionale di opinione, protagonista e pioniere negli anni di esemplari iniziative a tutela e valorizzazione della cultura italiana nei territori, riparte nella Provincia BAT con l’avvenuta iscrizione nell’albo comunale delle associazioni e la prossima riapertura per le attività associative nei locali di corso Cavour 96 della nuova Sede Archeoclub d’Italia Canne della Battaglia Barletta, designando quale presidente il giornalista Nino Vinella su indicazione del coordinatore regionale dott. Barsanofio Chiedi.
A termini del nuovo statuto, il dott. Claudio Zucchelli, presidente nazionale, ha formalizzato da Roma la costituzione della nuova Sede e dandone comunicazione ufficiale all’assemblea nazionale di tutte le Sedi Archeoclub d’Italia tenutasi dal 18 al 20 aprile a Tolentino, nelle Marche, nonché con una lettera informativa al neo Sindaco di Barletta dott. Cosimo Damiano Cannito per quanto di stretta competenza comunale.
“Sono onorato dell’avvenuta designazione – ha dichiarato il neo presidente della sede Archeoclub d’Italia Canne della Battaglia Barletta, il giornalista Nino Vinella – Ho accettato l’incarico con l’intento di affiancare operativamente istituzioni e soggetti nell’impegnativo compito di valorizzare il patrimonio archeologico nel territorio di Barletta, dove l’area diffusa di Canne della Battaglia ha un ruolo decisivo nell’orientare scelte strategiche e funzionali allo sviluppo. Nei confronti degli enti, agiremo d’intesa con il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia quale organizzazione di volontariato operante nei beni culturali e turismo dal 1953: a Tolentino, fra le varie sessioni di studio, abbiamo anche approfondito le tematiche relative alla nuova legge di riforma del Terzo Settore, un provvedimento che segnerà il futuro di quanti sono impegnati nel Volontariato con precise responsabilità e indirizzi (la cosiddetta “impresa sociale”) che vedremo nei prossimi mesi con l’attuazione dei regolamenti e decreti collegati. Nel frattempo, seguiteci in rete e sui social con il gruppo e la pagina Facebook dedicata. Abbiamo tanto da fare, insieme: grazie a tutti per l’aiuto!”
Il prossimo appuntamento di rilievo nazionale sarà la partecipazione alla XXI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si svolgerà come di consueto a Paestum (Salerno) dal 15 al 18 novembre, dove la Sede Archeoclub d’Italia di Canne della Battaglia Barletta è stata chiamata a relazionare con una comunicazione sul tema: “Re-connect Cannae. Canne della Battaglia 2.0 fra territorio, archeologia, volontariato. Analisi e progetti”.
Con l’avvenuta costituzione della Sede di Canne della Battaglia Barletta, l’Archeoclub d’Italia arricchisce la sua presenza in Puglia (45 sedi) e soprattutto nella Provincia BAT dove svolgono da tempo fruttuosa attività le Sedi di Bisceglie, Trinitapoli (destinataria di uno speciale riconoscimento conferito nell’assemblea di Tolentino per il suo quarantennale lavoro associativo), San Ferdinando di Puglia, Canosa, Margherita di Savoia,.
Archeoclub d'Italia Onlus nasce nel 1971 come Centro di Documentazione Archeologica al fine di sostenere con un impegno concreto gli studiosi e gli esperti dell’archeologia nella divulgazione della conoscenza del Passato. Tra i soci fondatori ricordiamo Massimo Pallottino, allievo di Giulio Quirino Giglioli e primo docente di Etruscologia alla Sapienza di Roma, Gianfranco Paci cattedratico di Epigrafia romana e Storia romana, il professor Romolo Augusto Staccioli, il filosofo Francesco Berni, ideatore e promotore instancabile. Nello stesso anno nascono le sedi locali che hanno nel territorio comunale la loro base operativa.
L'immenso patrimonio archeologico, storico - artistico, architettonico e ambientale presente sul territorio italiano costituisce da sempre una grande attrattiva per il mondo intero; custodirlo e valorizzarlo, richiamando i cittadini alla responsabilità e al dovere di collaborare con le istituzioni, in primis le Amministrazioni locali, le Università, le Soprintendenze, i Poli Museali, è stata la premessa sulla quale i fondatori hanno posto le prime basi. I nostri volontari Archeoclub d'Italia Onlus, riuniti in sedi locali, su un territorio circoscritto che conoscono, operano attraverso attività culturali che, da un lato risvegliano l’attenzione dei concittadini, dall’altro mettono in luce le tipicità che solo quello stesso territorio possiede promuovendolo al di fuori dei propri confini. Un patrimonio con circa tre millenni di storia, quale quello italiano, può essere custodito soltanto distribuendo la cura fra coloro che sono più vicini ai Beni e ne sono i naturali eredi, adattandosi con la massima flessibilità alle esigenze particolari di ogni memoria storica e alle caratteristiche dell’ambiente in cui si è formata.
L’Associazione mette a disposizione delle comunità locali e degli studiosi professionalità e competenze diverse che spesso si rivelano preziose per individuare nuovi modi di promozione e di gestione di monumenti considerati secondari o troppo periferici per una gestione centralizzata. Agendo nel corso degli anni in modo capillare sul territorio i volontari Archeoclub d’Italia Onlus hanno approfondito anche l’indagine storica, riportando l’attenzione sugli archivi locali, comunali ed ecclesiastici, salvandone molti dal degrado e dalla dispersione con un minuzioso lavoro di riordino e di catalogazione. Tutte le Sedi locali sono sostenute da una intensa attività di coordinamento svolta dalla Sede centrale d’intesa con i coordinatori regionali definendo le linee guida dell’Associazione, individuando le tematiche principali su cui far convergere l’impegno dei soci. Da qui nascono le “campagne nazionali” Archeoclub d’Italia Onlus i cui obiettivi sono sempre indirizzati verso la tutela del nostro patrimonio culturale e ambientale. La prima di queste campagne è stata l’”Operazione Conoscenza”, lanciata oltre 30 anni fa come propedeutica all’impegno sul territorio: proponeva a tutte le Sedi locali un sistema di schedatura veloce dei beni culturali locali, base indispensabile per la programmazione di ogni ulteriore azione di recupero e di sviluppo. Elemento fondamentale é lo spirito di amicizia e di sincera collaborazione che anima tutti i soci di Archeoclub d’Italia, consapevoli che il contributo di ogni singola Sede, e di ognuno di noi all’interno delle Sedi, concorre ad accrescere l’insostituibile patrimonio di cultura e di civiltà che abbiamo ereditato dai secoli passati e che è ancora oggi la fonte primaria della nostra identità nazionale.
Redazione