“In presenza di una situazione di emergenza per le liste d’attesa, che riguarda tutta Italia e non solo la Puglia, sarebbe crudele togliere ai cittadini pugliesi anche la possibilità di scegliere liberamente di farsi visitare a pagamento da uno specifico medico in una specifica struttura”.
E’ quanto sostiene l’assessore alla Salute della Regione Puglia, Rocco Palese, intervenendo in Consiglio regionale, in riferimento a quanto dichiarato dai consiglieri regionali di Azione.
“Che ci siano liste d’attesa, code e caos in alcuni CUP al momento delle prenotazioni, è innegabile – aggiunge Palese – ma la situazione è nazionale, tanto che concordo anche con quanto dichiarato in Parlamento dal ministro Schillaci, ossia che per l’abbattimento delle liste d’attesa servono interventi e fondi straordinari con norme specifiche ed una pianificazione simile a quella della campagna vaccinale anti-Covid. Peraltro su questo la Regione Puglia ha dato anche un piccolo, ma importante, segnale, stanziando 28,5 milioni di euro dal Bilancio autonomo ed è in corso l’istruttoria per esaminare le proposte arrivate dalle Asl.
Ma strumentalizzare questa gravissima emergenza nazionale ed utilizzarla sostanzialmente per impedire ai medici di svolgere libera professione in ospedale (cosiddetta attività Alpi) fuori dell'orario di lavoro, in favore e su libera scelta dell'assistito pagante, sarebbe una ulteriore penalizzazione per i cittadini. Le situazioni di eventuale distorsione di questo sistema vanno monitorate e corrette. Intanto l’abbattimento delle liste d’attesa stiamo lavorando con i fondi stanziati dalla Regione e, speriamo, con quelli straordinari che arriveranno dal Governo.
Su questo tema, estremamente grave e delicato, – conclude Palese - siamo pronti ad accettare qualsiasi suggerimento che possa contribuire a migliorare la situazione, non a complicarla ancora di più, penalizzando ulteriormente i cittadini”.