“La Puglia ha solo un fiume, l’Ofanto. Per le altre Regioni i fiumi sono importanti risorse non solo idriche, ma anche naturali, paesaggistiche, turistiche, faunistiche, ma la Regione Puglia si ricorda che esiste solo quando esonda e provoca danni agli agricoltori, proprio perché c’è molta disattenzione e incuranza. Anzi dimentica che per l’Ofanto è stato avviato un percorso che ha portato all’unico Parco regionale collegato a un fiume." A scriverlo il consigliere regionale Francesco Ventola di Fratelli d'Italia.
“Nell’ultima legge di bilancio, nel dicembre 2022, come Fratelli d’Italia abbiamo ottenuto che la Regione stanziasse almeno un po’ di risorse per la pulizia di canali, laghi e fiumi e per tutti i corpi idrici, molto spesso abbandonati, causa di difficoltà e disagi sia alla salute sia all’ambiente. Nella stessa legge era stato previsto anche un regolamento per le concessioni di tutte le aree interessate dagli schemi idrici.
“Per questo oggi abbiamo voluto, in Commissione Ambiente, fare il punto sullo stato del suddetto regolamento, che riguarda le concessioni di tutte le aree interessate dagli schemi idrici, in particolare il fiume Ofanto. E’ apparso evidente che vanno ancora completati tutti passaggi e ci siamo detti disponibili a dare una mano, proprio perché si tratta dell’unico parco regionale collegato all’unico fiume pugliese. Nel regolamento andrebbe inserito il Contratto di fiume, tenendo conto la grande valenza paesaggistica, naturalistica ma anche di tipo agrario, visto il notevole numero di agricoltori che coinvolge.
“L’assenza degli assessori competenti, Piemontese alle Infrastrutture e Maraschio all’Ambiente, ha impedito il prosieguo della discussione. Fratelli d’Italia vorrebbe essere coinvolta nella stesura del Regolamento, che sappiamo bene essere di competenza della Giunta, per questo abbiamo rinnovato la richiesta di audizione: il fiume Ofanto è fondamentale perché pu? diventare un’opportunità di sviluppo, di lavoro per il territorio della Puglia: dalla Città Metropolitana di Bari alle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia.”