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sabato, 6  maggio 2023



08:45:00
Energia rinnovabile e sostenibile da sole, vento e terra
Nel sottosuolo una fonte inesauribile di energia geotermica



Solare, eolica, geotermica, idroelettrica, biomasse, oceanica: Sono queste le fonti di energia rinnovabili da cui si produce energia pulita e sostenibile. Ultimamente si sta puntando molto sull’energia eolica e solare, due fonti però non continuative perché dipendenti dal sole e dal vento e quindi dalle condizioni climatiche. Una fonte poco sfruttata e continuativa è quella geotermica. Una energia presente nel sottosuolo sotto forma di calore e vapore sempre presente e sfruttabile.

L’Italia ha una potenzialità di energia geotermica che si aggira tra i 500 milioni e i 10 miliardi di tonnellate di equivalente petrolio, vale a dire tra i 5.800 e i 116 mila terawattora (unità di misura dell’energia pari a un miliardo di kilowattora) a fronte di un fabbisogno di poco superiore ai 300 terawattora, il che significa che basterebbe sfruttare una piccola parte della energia geotermica per esaudire tutte le richieste. In Puglia in particolare, la geotermia a bassa entalpia (sfrutta il calore contenuto nel primo tratto del sottosuolo mediante pompe di calore) rappresenta una grande risorsa e può essere sfruttata per molti usi; energia termica e frigorifera, riscaldamento urbano, termalismo, coltivazioni in serra. La geotermia, oltre a esser una fonte economica (60% in meno dei costi rispetto ai tradizionali sistemi a metano) è anche una fonte di occupazione indotta; ciascun megawatt di potenza geotermica crea 34 posti di lavoro contro i 19 dell’eolico e i 12 del fotovoltaico.

Nonostante questo la geotermia è poco sviluppata. Uno dei motivi è dovuto al rischio iniziale di investimento. A differenza dell’energia eolica e solare che sono facilmente quantificabili già in fase di progettazione, l’energia geotermica si trova sottoterra e per accedervi c’è bisogno delle indagini geologiche preliminari, occorre perforare un pozzo e scoprire se la resa è quella preventivata o meno. Accanto a questo rischio ci sono però gli incentivi fiscali. Per le pompe di calore geotermiche è possibile beneficiare del Conto Termico e dell’Ecobonus, con detrazioni dal 50% al 65%. Altro vantaggio deriva da fatto che un impianto a pompa di calore sostituisce 3 diversi sistemi: il solare termico per acqua sanitaria, la caldaia per il riscaldamento, i condizionatori per l’aria fresca estiva.

La geotermia ha impianti scuri ed affidabili, silenziosi, sempre disponibili senza interruzioni, senza prodotti di scarto, senza emissioni di CO2, poco impattante su paesaggio. Ma è ancora troppo poco. L’Europa e l’Italia devono fare ora la loro parte, sostenendo, cosi come per l’eolico e il solare, la geotermia, garantendo un’ampia diffusione e arrivare nel 2030 a coprire con tutta la forza delle rinnovabili il 65% della domanda elettrica nazionale.
 


Cataldo Colamartino



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