In data 9 Maggio u.s. sono stati illustrati nella Sala Convegni della Polizia Locale gli esiti della seconda fase della campagna di monitoraggio ambientale della falda e dei suoli dell’area industriale di Barletta.
Le analisi sono state realizzate attraverso una sinergia tra Regione Puglia, Provincia BAT, Comune di Barletta, ARPA Puglia, ASL BAT e CNR-IRSA, sulla base del protocollo d’intesa approvato dalla Giunta regionale nel 2015, integrando il primo report che aveva interessato aree pubbliche e industriali su una estensione decisamente più ridotta. L’intervento di monitoraggio portato a termine ha riguardato la zona industriale del territorio cittadino, per una estensione di circa 200 ettari. Il campionamento è stato eseguito attraverso l’installazione di 19 nuovi piezometri (pozzi che consentono di prelevare campioni di acqua e terreno a diverse profondità direttamente dalla falda) aggiuntisi ai 22 già utilizzati in passato. Le analisi chimiche hanno evidenziato due differenti tipologie di inquinanti responsabili della contaminazione delle acque sotterranee, riconducibili essenzialmente alla presenza di idrocarburi (tra cui triclorometano, tricloroetilene, tetracloroetilene, 1,2 dicloropropano, 1,1 dicloroetilene, cloroformio, indenopirene) e metalli pesanti (cromo esavalente, alluminio, berillio, arsenico, manganese, nichel, piombo, rame, selenio, tallio, zinco etc.).
In prospettiva, tenuto conto che le origini dell'inquinamento possono risalire a periodi anche molto remoti, tra i possibili rimedi il Dirigente Uricchio ha sottolineato la possibilità di sperimentare le procedure di biorisanamento tramite batteri. Si tratta – ha specificato – di tecnologie poco costose e sostenibili.
Il Sindaco Cannito ringrazia tutte quelle figure che hanno avuto parte attiva nel secondo monitoraggio, cooperando affinché ci potesse fornire elementi di analisi aggiuntivi e più completi sulla porzione di territorio esaminata. Ora, sempre insieme, si deve operare seguendo due direttrici: intervenire sulla riduzione delle sostanze inquinanti rilevate e fare soprattutto chiarezza sui responsabili della situazione attuale.