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venerdė, 21  luglio 2023



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Studiare e lavorare in Australia: come fare le due cose contemporaneamente
Le possibilità non mancano, ma serve un visto apposito: scopriamo di più a proposito



L’Australia è un paese dalle mille opportunità. Conosciuta soprattutto per l’outback e i paesaggi unici al mondo, l’Australia in realtà offre diverse ottime università e la possibilità di lavorare durante gli studi. Ecco perché molti studenti da tutto il mondo considerano questo paese una valida alternativa agli Stati Uniti e all’Inghilterra, e non fanno eccezione i nostri connazionali.

I giovani italiani che vedono la terra dei canguri come una meta perfetta per formarsi e perfezionare la lingua inglese sono interessati non solo a come funziona il sistema universitario in Australia e a quali siano i corsi di laurea proposti dalle numerose università ma anche alle opportunità di lavoro concesse agli studenti stranieri durante la loro permanenza nel paese.
L’opportunità di studiare e lavorare consente agli studenti di acquisire esperienza, pagarsi le spese e accrescere le competenze professionali: vediamo quali sono le possibilità di studio e lavoro in contemporanea in Australia.

Studiare e lavorare in Australia: come funzionano i visti

Partiamo dalle basi: per studiare e lavorare in Australia serve un visto.

Il Working Holiday Visa (subclass 417) permette ai ragazzi dai 18 ai 31 anni di studiare e lavorare in Australia per un anno, con possibilità di rinnovo per un secondo anno. Il Working Holiday Visa è pensato per favorire scambi culturali e consentire lo studio della lingua inglese. Chi ottiene questo visto può lavorare full time per lo stesso datore di lavoro per massimo sei mesi. Si può rinnovare per un secondo anno a patto che si lavori per 88 giorni in uno dei settori primari (industrie, fattorie, etc.).

Lo Student Visa (Subclass 500) viene concesso a chi è iscritto a un corso di studi: universitario, professionale o di inglese. Chi è in possesso dello Student Visa può lavorare fino a 40 ore ogni due settimane durante il periodo di lezioni e a tempo pieno durante le pause dalle lezioni. A differenza della Working Holiday Visa, non ha limiti di età.

Inoltre, alcune università australiane collaborano con aziende e organizzazioni per offrire stage ai propri studenti, una bella opportunità per fare esperienza nel proprio campo di studio e sviluppare competenze professionali spendibili non solo in Australia, ma anche nel resto del mondo, Italia compresa.

Inoltre, non dimentichiamo la possibilità di fare carriera nella ricerca con un PhD, l’equivalente del nostro dottorato, oppure di poter far da assistente ai professori, attività solitamente pagate (e anche bene). Le università australiane sono di alto livello: lo dimostra la classifica degli atenei mondiali, la QS World University Rankings 2024.

Il Graduate Temporary Visa (visto 485) viene invece concesso agli studenti stranieri che hanno completato gli studi. Il visto 485 dà la possibilità di rimanere nel paese per un periodo di tempo tra i 18 e i 48 mesi per lavorare e fare esperienza nel campo in cui ci si è specializzati.

Per lavorare in Australia, visto parte, serve il TFN (Tax File Number), un modulo per essere registrati come lavoratori: il “nero” in Australia è punito severamente. Per i pagamenti, che avvengono ogni settimana oppure ogni 15 giorni, è consigliabile aprire un conto in una banca australiana: sono sufficienti il passaporto e la tessera della propria scuola o università.

Non bisogna dimenticare che le condizioni di lavoro per gli studenti esteri possono variare: prima di prendere qualsiasi decisione, è bene informarsi nel dettaglio sui diversi visti e su ciò che permettono di fare.

In conclusione

L’Australia è un paese che ha regole stringenti sull’immigrazione, anche degli studenti. Per studiare e lavorare nel paese si può scegliere tra il Working Holiday Visa, che ha diversi paletti, e lo Student Visa. Chi ha completato gli studi universitari può optare per il Graduate Temporary Visa, che permette di lavorare e applicare quanto appreso durante il corso di studi.
Le opportunità, dunque, non mancano: ma attenzione alle regole, perché gli australiani, da questo punto di vista, sono intransigenti.
 


Redazione



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