Attualita
mercoledė, 9 agosto 2023
08:21:00
Caro-estate, il dibattito si accende in Puglia
"La fascia media che prima ci dava ossigeno, si sta depauperando"
“Il turismo delle ciabatte fa male all’Italia. Non capiamo che il lusso fa bene a tutti, mentre ci culliamo del nostro bel mare che lo si trova anche altrove”. Flavio Briatore torna a parlare della criticità del turismo in Puglia e lo fa dopo il “Caro Estate” che ha fatto registrare, secondo alcune rilevazioni, nel mese di luglio un 20% in meno di presenze. Dato smentito dalla Regione Puglia che parla invece di un incremento del 10% nello stesso periodo di riferimento. Nel dibattito che si è aperto, contrapporre un meno 20% a un più 10% significa, per la politica, basare un futuro piano di sviluppo turistico su dati non veritieri.
Secondo i pareri di alcuni Istituti di rilevazione dati, Associazioni di categoria e singoli imprenditori, il calo delle presenze è dovuto all’inflazione e ai relativi aumenti del costo dei voli aerei, delle strutture alberghiere, dei ristoranti, e dei servizi in spiaggia; tutto questo ha dirottato parecchi turisti dalla Puglia verso atre mete come Albania, Grecia, Tunisia. Per la verità il “Caro Estate” non è stato registrato in tutta la regione, nella provincia di Bari e in quella della Bat i prezzi non sono lievitati e si sono mantenuti nella media della scorsa stagione. L’aumento dei prezzi, secondo alcuni operatori del settore, sono frutto di una strategia per liberarsi dal turismo di massa e puntare sempre più ad un turismo di lusso.
Forti di questa variegata offerta, pochi territori come il nostro offrono la possibilità di scegliere quanto, come e dove spendere per la vacanza. Antonello Magistà, patron de il Pashà ristorante stellato di Conversano, ha le idee chiare: “Credo che la Puglia stia crescendo qualificando la propria offerta per ambire a servizi di altissima qualità. Il turismo “mordi e fuggi” fa numero ma anche tanto caos, molto spesso senza rispettare le nostre città ed il nostro territorio, a differenza di un turismo più qualificato e rispettoso. Prezzo più alto significa aumento della qualità dei servizi, della qualità del cibo e dei vini, aumento e rispetto della privacy, aumento della professionalità con continuo aggiornamento degli operatori del settore”.
Logicamente tutto questo ha un costo che molti stranieri sono disposti a pagare. Sulla stessa linea di Magistà anche Vito Vergine, titolare del lido Maldive di Puglia nel Salento, che in una intervista al Corriere della Sera, parla chiaro: “Aveva ragione Briatore, no al turismo di massa. Il Salento merita di essere rispettato per questo No a un turismo che aggredisce le nostre qualità naturalistiche. La fascia media che prima ci dava ossigeno, si sta depauperando e va sempre più restringendosi: noi per sopravvivere dobbiamo per forza puntare su un target più elevato”. Quindi il ceto medio, che ha permesso la nascita e lo sviluppo di tante attività turistiche, ora viene gettato a mare e raccolto da territori più economici che vanno da Monopoli a Margherita di Savoia. Attenzione però, nel Gargano e nel Salento: che ricchezza sia, ma ricchezza per tutti.
Cataldo Colamartino