Le analisi condotte da ARPA Puglia confermano che i cefali rinvenuti sulla spiaggia della litoranea di Levante non sono morti per inquinamento marino.
“Era nostro dovere appurare le cause dell’accaduto che, come già spiegato, sono riconducibili alla scelta di un pescatore, di rigettare in mare i pesci catturati e che si sono, successivamente, spinti verso la costa. Una motivazione prevedibile in quanto il rinvenimento di pesci ha riguardato solo una specie marina. Le indagini di ARPA mettono finalmente la parola fine sulla vicenda”.