Si è conclusa Sabato 19 Agosto la meravigliosa Rassegna “ApuliaSuona – Band in Concerto 2023”, giunta alla sua 5a edizione, organizzata dall’Associazione Culturale Beathoven di Barletta, realizzata nell’affascinante Giardino del Laboratorio Urbano Gos di Barletta, in collaborazione con il Ministero della Cultura FUS e con la Regione Puglia. 
Un appuntamento estivo ormai immancabile che porta in scena numerose band di grande prestigio, composte da grandi artisti locali con un curriculum di rilievo anche nazionale ed internazionale.

La proposta artistica è stata davvero variegata e interessante: dalle “The Jackson Clan” e Lucio Battisti Tribute Band, agli Swingati Bros, da Pasqualino Beltempo (performer di Musical che lavora da un decennio a New York) e Jazzed-Up allefantastiche e spumeggianti Sister Queen (celebre la loro recente partecipazione al programma televisivo Rai “The Voice”),ai Sudestada: 6 eventi davvero coinvolgenti ed entusiasmanti!!

Dal Jazz allo Swing, dal Pop ai Meravigliosi anni ’70 e ’80, ai classici Disney e alla musica popolare d’autore balcanica e sudamericana.

Tutti gli spettacoli hanno visto una calorosa e variegata partecipazione del pubblico, sempre attento ed entusiasta, dai più piccoli ai più grandi, facendo registrare il sold-out per tutta la rassegna.

Grande la soddisfazione per il successo ottenuto, ogni anno, dalla Rassegna.

L’ Associazione Culturale Beathoven invita il pubblico a rimanere connessi, a Settembre sono in arrivo nuovi e imperdibili appuntamenti!!

Il 30 Settembre avrà inizio la Rassegna Autunnale con l’eclettico e talentuoso sassofonista Marco Mancini in concerto nell’Auditorium del Laboratorio Urbano Gos, presto tutte le novità!

L’Associazione Beathoven, nata 2017, mira a promuovere sul territorio la cultura della musica digitale, elettronica e le nuove tecnologie, la musica contemporanea e popolare d’autore attraverso formazione, masterclass, concerti ed eventi. Non a caso la stessa denominazione, “Beathoven”, oltre ad omaggiare il compianto compositore tedesco Ludwig van Beethoven, gioca sull’omofonia e sul doppio valore semantico di “beat” (ritmo), elemento fondante della music pop contemporanea, e “bit”, che invece rimanda al digitale e alle nuove tecnologie. Un nomen omen che suggerisce, dunque, il rapporto originale tra musica e innovazione.