Il programma dei Solenni festeggiamenti in onore dell’Insigne Reliquia del Santo Legno della Croce Compatrona della Città di Barletta, a cura della Parrocchia Basilica del Santo Sepolcro e dell’Arciconfraternita del Santo Legno della Croce, in collaborazione con il Comitato Feste Patronali “Barletta Civitas Mariae”, sul tema “La parola della croce è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano è potenza di Dio” (1Cor 1,18)
SABATO 9 SETTEMBRE
DOMENICA 10 SETTEMBRE - XXIII del Tempo Ordinario
SOLENNE TRIDUO
LUNEDì 11 SETTEMBRE
MARTEDÌ 12 SETTEMBRE
MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE
GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE - Festa dell’Esaltazione della Croce
Itinerario: Basilica Santo Sepolcro – Corso Garibaldi – Via Baccarini – Piazza Aldo Moro – Via Consalvo da Cordova – Corso Vittorio Emanuele – Basilica Santo Sepolcro.
Al termine della processione, solenne benedizione con l’Insigne Reliquia - Concerto Bandistico a cura dell’Associazione Musicale Bandistica “La Disfida di Barletta”.
«Carissimi, - così don Mauro Dibenedetto, parroco della Parrocchia Basilica Santo Sepolcro - la croce è il segno specifico della nostra fede cristiana, venerandola, proclamiamo la salvezza che è l’essenza del Vangelo.
La Chiesa celebra questa Festa al fine di raccontare la gloria dell’amore che Gesù ha mostrato su uno strumento di morte, trasformandolo in segno salvifico e di massima gloria.
La croce è davvero la cattedra della sapienza di Dio, è il luogo dove Dio è stato massimamente narrato da suo Figlio Gesù che ha reso testimonianza alla verità. Esaltare la croce vuol dire esaltare l’amore senza misura di Gesù.
Per contemplare il Crocifisso è necessario meditare sulla paradossale “parola della croce” (1Cor 1,18), pienezza della vita. Alla cultura mondana che tenta di insinuarsi anche nelle nostre comunità cristiane, siamo chiamati, sull’esempio dell’apostolo Paolo, ad annunciare la “parola della croce” non con discorsi o ragionamenti persuasivi, ma come “potenza e sapienza di Dio” (1Cor 1,24), come possibilità di giungere a quella vita piena che Dio ha pensato per ciascuno di noi. Con questi sentimenti di fede viviamo la nostra festa. Vi aspetto!»