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martedė, 12  dicembre 2023



11:50:00
Il "The Washington Post" scrive di Giuseppe De Nittis
Ospitata a Washington D.C. dal novembre 2022 al febbraio 2023



Il prestigioso quotidiano statunitense ''The Washington Post'' scrive del pittore barlettano Giuseppe De Nittis, nell'articolo dello scorso 5 dicembre, intitolato ''The best of art exhibitions in 2023", firmato da Philip Kennicott e Sebastian Smee. Sono elencate le dieci migliori mostre del 2023 allestite negli Stati Uniti.

Vengono elogiati rinomati artisti: Edvard Munch, Manet, Degas; tra questi spicca quello di De Nittis. ''L' avvincente mostra della Collezione Phillips An Italian Impressionist in Paris: Giuseppe De Nittis, Un impressionista italiano a Parigi: Giuseppe De Nittis – scrive Philip Kennicott – ha rivelato un artista incredibilmente sensibile e raffinato, ugualmente a suo agio nell'innovare nei giardini dell'impressionismo e nel realizzare lavori adatti ai saloni con ampio appeal commerciale''.

Ospitata a Washington D.C. dal novembre 2022 al febbraio 2023, ha avuto grande successo. Renato Miracco, curatore della mostra, aveva tracciato gli obiettivi di questa operazione artistica: dare lustro e rileggere la personalità innovatrice del pittore barlettano. “Morto prematuramente, quasi ignorato dalla sua terra natia - afferma Miracco – De Nittis è stato una figura importante nella storia del modernismo e dell’arte europea del XIX secolo. Fu un modello per una generazione di pittori europei e un innovatore che traeva ispirazione dal panorama artistico del suo tempo.

Questa mostra è stata creata per riscoprire l’artista e i legami tra lui e i suoi colleghi francesi, esplorare le sue strette amicizie con Degas, Manet e Caillebotte e consolidare fermamente De Nittis come un pezzo mancante e importante nella comprensione dell’impressionismo”. Dalle vedute urbane alla nuova moda parigina, alle vedute del Vesuvio ed ai magici paesaggi della campagna pugliese e francese, sono presenti varie opere che ripercorrono i vari step della carriera di De Nittis.

Da numerosi musei europei come il Metropolitan di New York, il Louvre di Parigi, il Fine Art Museum di Boston, son arrivate le opere dell'artista barlettano nel primo museo americano d'arte moderna: The Phillips Collection fondato nel 1921. Il museo ospita una delle collezioni di arte moderna americana e impressionista più celebri al mondo e continua a far crescere la sua collezione con importanti voci contemporanee. L’assessore alla Cultura, Oronzo Cilli, dichiara: “L’articolo del Washington Post rappresenta un ulteriore traguardo raggiunto da questa amministrazione nella promozione del nostro Giuseppe De Nittis”. Ancor di più oggi la città di Barletta dovrebbe andar fiera del proprio concittadino di cotanto spessore internazionale.
 


Redazione



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