Attualita
giovedė, 21 marzo 2024
13:54:00
Prevenzione e contrasto a maltrattamenti e violenza, la storia di Carolina Picchio
Il servizio di Amica9 TV
“Le parole fanno più male delle botte”, sono queste le ultime parole di Carolina una ragazza intelligente, altruista, sportiva e sognatrice, ma quella notte, tra il 4 e il 5 gennaio 2013, la fragilità di adolescente prende il sopravvento e “Caro” si toglie la vita. Era novembre e Carolina Picchio, dopo aver mangiato una pizza con amici, si chiude in bagno, sta male, ha bevuto troppo e perde conoscenza. Un gruppo di ragazzi l’accerchia e simula atti sessuali scene riprese in un video realizzato con l’intento di screditarla. Un passaggio di chat in chat che demoliscono totalmente la vita di Carolina: ’’Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”. Prima di togliersi la vita trova la forza di denunciare, di fare i nomi e di raccontare la sua storia in una lettera destinata a cambiare il rapporto tra internet e adolescenti. Un messaggio che consentirà al Tribunale dei Minorenni di Torino di celebrare il primo processo sul cyberbullismo in Italia, con condanne esemplari. A Barletta la storia di Carolina è entrata nelle vite di alcuni giovani studenti ospiti di un evento formativo, che rientra nell’ambito del Piano Regionale Integrato di Interventi 2018/20 per la prevenzione e il contrasto ad ogni forma di maltrattamento e violenza, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Barletta e l’osservatorio anti-violenza Giulia e Rossella. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’uso dei social, affinché il web sia una grande opportunità e non una minaccia verso gli altri.
Giuseppe Schiavone