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sabato, 27  aprile 2024



12:11:00
Bari, olivicoltura sostenibile tra ambiente e clima
Il servizio di Amica9 TV



A Bari un convegno sugli Ecoschemi della Politica agricola comune scoprendo le opportunità e le problematiche ad essa legate e andando ad approfondire gli strumenti a favore degli agricoltori che scelgono di assumere impegni aggiuntivi alla condizionalità indirizzate alla sostenibilità ambientale e climatica. È ciò che ha organizzato Assoproli nel capoluogo pugliese approfondendo anche lo stato dell’arte dell’olivicoltura regionale, infatti essa in Puglia rappresenta il 32% dell’intera olivicoltura italiana e il 25% della superficie agricola regionale di cui circa la metà degli ulivi sono secolari e 3-5 milioni di esemplari addirittura planetari, dove tra Bari e la provincia della BAT ci sono ben 132mila ettari di olivo, praticamente il 35% dell’olivicoltura pugliese.
Numeri che fanno intendere la sua importanza a livello nazionale in termini economici, una regione alla quale si deve il merito di trainare la ripresa produttiva della Penisola con 3 macroaree di produzione: Foggia, Bari e Salento, che comprende le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Dopo il saluto del presidente di Assoproli Bari, Giuseppe De Mastri, ha parlato sugli Ecoschemi il professor Salvatore Camposeo, ordinario di arboricoltura presso il Dipartimento di scienze del suolo dell'università di Bari, seguito dal professor Angelo Frascarelli, associato presso l'Università degli studi di Perugia dove insegna Economia e politica agraria. Sullo stato dell’arte dell’olivicoltura pugliese è intervenuto il direttore del dipartimento della Regione Gianluca Nardone.
 


Giuseppe Schiavone










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