Attualita
giovedė, 4 luglio 2024
13:25:00
Bari, agricoltori in piazza, Coldiretti: "Regione dichiari stato d'emergenza"
Il servizio di Amica9 TV
Migliaia di agricoltori e allevatori pugliesi hanno lasciato le campagne con centinaia di trattori per arrivare a Bari sul Lungomare Nazario Sauro, contro l’invasione dei cinghiali e degli altri animali selvatici, ma anche contro la siccità, con la cronica mancanza di acqua a causa di una gestione che definiscono fallimentare della risorsa idrica in Puglia e per la mancata ‘ricostruzione olivicola’ dopo il disastro causato dalla Xylella. Raccolti che gli agricoltori definiscono dimezzati, danni stimati per circa 1 miliardo di euro in due anni ed è perciò che è necessario dichiarare lo stato d’emergenza. Nei giorni scorsi Coldiretti Puglia ha sottolineato il calo della produzione del grano e i prezzi in caduta libera proprio quando in Puglia coltivarlo è costato agli agricoltori fino a 300 euro in più ad ettaro con problemi importanti causati dalla grave e perdurante siccità, con l’incremento dei costi, in alcune aree delle province di Bari e Foggia. Da piazza Gramsci fino al Palazzo della Regione per manifestare il profondo stato di difficoltà delle aziende agricole causato dal proliferare dei cinghiali per cui servono interventi rapidi di contenimento per garantire la sicurezza nelle campagne e nelle città, come anche richiesto alla nostra redazione da alcuni contadini barletta. A preoccupare – afferma Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto al 2023. “Va adottato immediatamente in Puglia il Piano straordinario per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica, che recepisca le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno”, dice Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia. Infine, è' urgente un tavolo nazionale permanente che affronti in maniera sinergica il completamento del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, il contrasto alla Xylella, l'avvio di un secondo piano per la rigenerazione delle aree colpite, il coordinamento ed il sostegno alle attività di ricerca ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle istituzioni nazionali ed europee sul problema Xylella.
Giuseppe Schiavone