Attualita
sabato, 27 luglio 2024
09:17:00
"Nuova seduta del consiglio comunale: i soliti debiti fuori bilancio i cittadini aggiornano il grafico dell'indignazione"
A nome di Giuseppe Di Bari - Raffaele Patella - Angelo Porreca del Comitato 167
Ancora una volta, i cittadini di Barletta sono chiamati a confrontarsi con l’ennesima seduta del consiglio comunale, dove protagonisti indiscussi sono nuovi debiti fuori bilancio. Come una sgradevole costante, questi debiti emergono con una puntualità che ormai ha smesso di sorprendere e ha iniziato a indignare la popolazione.
La nuova seduta del consiglio comunale ha portato con sé una ventata di freschezza: i soliti vecchi debiti fuori bilancio. È quasi come se fosse diventato un rito perpetuo, una tradizione che la città potrebbe fare volentieri a meno di celebrare. I cittadini che attendono risposte alle molteplici problematiche che ne ostacolano spesso la quotidianità, sempre più esasperati, osservano impotenti sedute consiliari animate, spesso, da siparietti folkloristici, annunci di cantieri semiaperti o semichiusi (dipende dalla prospettiva), finte maggioranze ed opposizioni farlocche e, naturalmente, dagli immancabili debiti fuori bilancio.
A rendere ancora più amara la situazione, è l’iniziativa dei cittadini liberi, spesso derisi o ignorati, un gruppo di residenti che ha deciso di tenere traccia di questi debiti con un grafico in continua espansione. Ogni nuova seduta del consiglio comunale diventa l’occasione per aggiornare questo grafico, che ormai sembra una rappresentazione artistica del fallimento amministrativo.
Una città che non ci sta, i cittadini di Barletta sono stanchi. Ogni nuova seduta del consiglio comunale che porta con sé l’ennesima lista di debiti fuori bilancio è un insulto alla loro intelligenza e al loro senso civico. Il grafico allegato è diventato un simbolo di resistenza e di protesta.
Barletta merita di meglio. Merita un’amministrazione che non si limiti a gestire le emergenze con superficialità, ma che sappia pianificare, prevenire e risolvere. Fino a quando questo non accadrà, i cittadini continueranno ad aggiornare il grafico dell’indignazione, sperando che un giorno la situazione cambi
Redazione