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lunedė, 26  agosto 2024



18:01:00
Venditti, "scuse accettate, però..."
Il pensiero di Michele Chiariello



Estate, caldo, divertimento, musica, concerti e…SGOMENTO e INDIGNAZIONE. Protagonista indiscusso di questo spiacevole episodio è stato uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, Antonello Venditti, che durante il concerto svoltosi ieri sera nel Fossato del Castello di Barletta ha offeso senza mezze misure una ragazza disabile presente nel pubblico. Il cantautore romano ha deliziato la platea con le sue canzoni più celebri e con aneddoti di vita privata e proprio durante uno di questi racconti, infastidito da alcuni versi provenienti dal pubblico, ha reagito con insulti pesanti rivolti a una donna disabile in carrozzina, ignara di ciò che stava accadendo“Vieni qua se hai il coraggio s***a di m***a», parole che hanno lasciato esterrefatti il pubblico, e dopo l’intervento di uno steward che ha chiarito al cantante che si trattava di uno spettatore “speciale”, l’artista in preda ad una sorta di “trance agonistica” non curante della gaffe commessa sottolineava : «Ho capito che è un ragazzo speciale, ma anche i ragazzi speciali devono imparare l’educazione…». Naturalmente l’episodio ha fatto il giro del web in pochissimi secondi, e ha scatenato un’ondata di indignazione verso il comportamento di Venditti, accusato di insensibilità e mancanza di rispetto.

Dopo il concerto Antonello Venditti è intervenuto sul suo profilo Facebook e si è scusato per l’accaduto: “Non sono un mostro“. Dal palco non si era reso conto della situazione a causa del buio: “Non mi sono accorto di questa ragazza, pensavo che fosse una contestazione politica, alla quale sono abituato. Ho risposto in modo violento. Poi sono venuto a conoscenza di questa ragazza che si chiama Cinzia, la sua famiglia è stupenda. Mi scuso”.

Mio caro Antonello, chi ti parla è un uomo, anzi un padre di famiglia disabile da ormai 18 anni. Accetto, a nome di tutte le persone con svariate disabilità, le sue scuse perchè sbagliare è umano, però l’unico rammarico che mi rimane, che mi destabilizza, è che in quel momento lei ha inferto un’ulteriore pugnalata a dei genitori provati dalla vita a causa della disabilità della loro figlia. Sa, non è facile affrontare la quotidianità con dei grandi punti interrogativi, con un futuro incerto. Che sia genitore, che sia figlio, quei pochi momenti di gioia e di libertà soprattutto mentale, che un disabile si trova a vivere, sono ossigeno per la sua stessa vita e dei suoi cari, quindi vanno vissuti a 360°. Le ripeto, lei non è un mostro e di questo ne sono certo, però a volte, il tatto, la sensibilità, l’umanità e l’umiltà possono essere qualità che possono fare di un personaggio famoso, un uomo dal cuore d’oro soprattutto agli occhi di chi aspetta una vita intera per incontrarla e ascoltare le sue poesie. Spero che tutto ciò le serva da monito per il prosieguo della sua brillante carriera.



Redazione










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