Anche al Bonomo di Andria “Un albero per la salute”, un’iniziativa svoltasi in contemporanea con altri 30 ospedali italiani, volta alla sensibilizzazione sull’interazione fra la tutela della salute delle persone e quella del nostro ecosistema ambientale che nasce dalla collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e la FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro”, realizzato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Durante l’evento, introdotto dall’esibizione del coro degli alunni dell’Istituto Comprensivo Jannuzzi mons. Di Donna, sono stati tre i giovani alberi di specie autoctone donati dal Nucleo CC Tutela Biodiversità: la talea di Falcone e due giovani querce meditarrenee, quali sughera e cerro.
Ogni pianta, inoltre, potrà essere geolocalizzata fotografando uno speciale cartellino e sarà possibile seguirne la crescita monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica. “Come Fadoi - ha spiegato il dott. Salvatore Lenti, Direttore di Medicina Interna del Bonomo e presidente FADOI Puglia – abbiamo tra i nostri obiettivi anche quello di intervenire precocemente sui comportamenti riguardanti le condizioni sociali, economiche ed ambientali che hanno un impatto sulla salute. Ed è proprio in quest’ottica che nasce il progetto ‘Un Albero per la Salute’ con il Comando Carabinieri per Tutela della Biodiversità.
 ‘Un Albero per la Salute’ dimostra come il connubio tra sanità e ambiente sia ineludibile, indissolubile e interdipendente perché un ambiente di qualità garantisce una migliore salute ai cittadini “. Ha affermato invece il Comandante del Nucleo CC Tutela Biodiversità Maresciallo Capo Ruggiero Matera