domenica 24 novembre 2024




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lunedė, 4  novembre 2024



14:16:00
Nei porti di Puglia olio dalla Grecia
Coldiretti: "Occhio alle frodi e speculazioni"



Con il 16% in meno di olio extravergine ed il 51% di olio vergine nei magazzini, cresce il rischio di importazioni selvagge e frodi, con olio proveniente da Grecia e Maghreb che viene scaricato nei porti di Bari e Salerno, da qui la necessità di tenere alta la guardia contro ogni tentativo di speculazione che può trovare terreno fertile nella scarsità di prodotto, con il tentativo inaccettabile di ridurre il prezzo dell’olio extravergine di oliva pugliese. A denunciare questi rischi ai danni dell’olio extravergine Made in Italy sono Coldiretti Puglia e UNAPROL Consorzio Olivicolo Italiano, sulla base del report ‘Frantoio Italia’ dell’ICQRF, quando la raccolta delle olive in Puglia, l’oliveto d’Italia, segna in media un crollo del 40% rispetto allo scorso anno, a causa della siccità che ha stretto la regione sin dalla primavera e persiste, ma in compenso la qualità risulta eccellente. Per eliminare le opacità che mettono a rischio il settore olivicolo-oleario Made in Italy, i magazzini e gli intermediari avranno l’obbligo di registrazione delle consegne di olive di tra l’altro solo 6 ore di tempo per adempiere alle nuove regole. “Si tratta di una novità normativa fondamentale per la tutela della qualità e dell’origine dell’olio d’oliva italiano”, spiega David Granieri, presidente di Unaprol, Consorzio Olivicolo Italiano di Coldiretti. “La registrazione obbligatoria delle consegne, entro 6 ore dall’acquisto, nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) rappresenta – aggiunge Granieri – un passo avanti decisivo verso una maggiore trasparenza e tracciabilità della filiera olivicola”.
 


Michela Alicino










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