Si svolgerà tra il 5 e il 7 dicembre, tra Matera e Barletta, il convegno internazionale di studi “Privilegi e raccolte di scritture del Regno di Sicilia tra Europa e Mediterraneo (secoli XIII-XVI)”, organizzato dall’Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi e il Dipartimento per l'Innovazione Umanistica, Scientifica e Sociale dell’Università della Basilicata.
La tre giorni e si inquadra nei nell’ambito dei lavori legati alle edizioni critiche dei Libri Rossi delle città di Barletta, Matera e Potenza in corso grazie a due progetti internazionali finanziati dall’Università della Basilicata e dal Comune di Barletta.
La recente storiografia sulle città del Regno di Sicilia tra XIII e XVI secolo ha messo in evidenza alcune caratteristiche significative dell’attività di produzione, rilascio, conservazione e tutela delle scritture conservate negli archivi delle città meridionali. A lungo convinti che alle città del Mezzogiorno d’Italia non si potesse ascrivere la capacità politica che la storiografia aveva attribuito a quelle dell’Italia comunale, l’analisi sulla generale vicenda dei centri urbani del Regno sta mostrando caratteristiche peculiari di grande rilevanza.
Nell’ultimo decennio particolare attenzione si è posta sulle scritture prodotte dalle universitates meridionali e sui processi di ricezione e conservazione. Su quello ius proprium, come lo ha definito Francesco Senatore, costituito dal patrimonio di privilegi e scritture di varia entità elencate e trascritte nelle raccolte documentarie cittadine note come “libri rossi”. Esse costituivano il sedimento strutturale della identità politica, istituzionale e culturale delle città meridionali, ricavato dalla costante relazione con la corona e dall’azione programmata dei gruppi dirigenti urbani.
Si tratta per la maggior parte dei casi di fonti ancora poco note e inedite, di raccolte di fonti tarde, i cui testimoni sopravvissuti sono per lo più databili tra il XVI e XVII secolo. Tuttavia, essi raccoglievano trascrizioni, validate dai notai del luogo o dagli ufficiali regi, dei documenti più antichi delle città, in particolare quelli oggetto di pattuizione con la corona ed altre autorità: concessioni, privilegi, statuti, mandati, litterae, onoreficenze.
Questo corpo documentario è comune per tipologia alla maggior parte dei centri urbani meridionali e costituisce un elemento fondamentale per aggiungere tasselli utili alla costruzione di una riflessione aggiornata sulla capacità politica e culturale delle città meridionali, la cui attitudine alla resilienza al complesso sistema istituzionale del Regno ed alla competizione tra esse nell’ottenimento sempre più organizzato e programmato di privilegi regi sembra oggi da verificare caso per caso.
Il convegno intende soffermarsi a riflettere su questi aspetti attraverso la ricognizione ragionata, affidata a esperti italiani ed europei, della situazione generale di queste scritture nel Regno di Sicilia tra XIII e XVI secolo, in funzione di un programma di studio da ridefinire e programmare anche in un quadro comparativo con le diverse realtà europee e italiane.
Le domande alle quali i lavori dei convegnisti intendono rispondere sono varie. Quando si formalizza o inizia a formalizzarsi, attraverso l’azione dei gruppi politici locali, un corpo normativo comune e quanto può dirsi il prodotto di una spinta collettiva piuttosto che particolare? Quando lo spazio della giurisdizione locale, frutto di interventi collettivi che spesso superano le tensioni interne alle comunità stesse, inizia a confrontarsi con la suprema auctoritas del sovrano e in che modo gli si interfaccia? Come si modifica nel tempo e in funzione dello spazio fisico da occupare? Quanto i corpi politici delle città furono in grado di interagire dentro la città, elaborando, modificando, mescolando e rimasticando quel complesso apparato di diritti, benefici, norme, consuetudini, la cui gestione è spesso oggetto degli interessi privati e la cui tutela richiese la necessità di trovare una composizione che fu talvolta conseguenza di mediazioni concordate, talaltra di conflittualità violenta? E in che modo quegli stessi corpi furono in grado di trovare una sintesi con l’apparato normativo del Regno? Dove le decisioni politiche interne alle comunità che portavano all’azione pragmatica di elaborazione giuridico-amministrativa avvenivano per spirito emulativo, ricalcato sulle esperienze di altre comunità, e dove rispondevano invece a esigenze particolari e possono essere considerate il frutto di una programmazione collettiva? In una domanda: è possibile osservare la dimensione dell’azione politica dei gruppi cittadini dentro e fuori le città di nostro interesse e, attraverso essa, comprendere meglio i meccanismi che condussero gradatamente a una normalizzazione dell’apparato giurisdizionale e amministrativo tra età aragonese e vicereale, e con essa alla definitiva sistemazione del territorio ad esse sottoposto e delle relazioni sovralocali ivi insistenti? Si tratta di concetti da osservare sia come parte della funzione collettiva degli organismi urbani sia come elemento di evoluzione autonoma rispondente a sollecitazioni e necessità di tipo diverso non sempre comprensibili attraverso le fonti.
Per informazioni: victor.riveramagos@unipegaso.it
Di seguito il programma dei lavori.
Privilegi e raccolte di scritture del Regno di Sicilia tra Europa e Mediterraneo (secoli XIII-XVI)
Convegno internazionali di Studi, Matera-Barletta, 5-7 dicembre 2024
A cura di F. Panarelli, V. Rivera Magos, F. Violante
Organizzazione
- Dipartimento per l'Innovazione Umanistica, Scientifica e Sociale dell’Università della Basilicata
- Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi
Finanziato da
- Direzione generale Educazione, Ricerca, Istituti Culturali del Ministero della Cultura
- Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi – Progetto Storia della città 2022-2024
- Dipartimento per l'Innovazione Umanistica, Scientifica e Sociale dell’Università della Basilicata – Progetto MediLuc
- PRIN 2020 - Per (ri)scrivere la storia del Mezzogiorno bassomedievale. Forme testuali del potere (secoli XIV-XV)
- PRA 2022 Università di Foggia – I registri doganali di Barletta e Manfredonia
Patrocinato da
- Comune di Barletta
- Comune di Matera
- Centro Studi Medioevo Euromediterraneo dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo
- CESURA – Centro Europeo di Studi su Umanesimo e Rinascimento Aragonese
- Laboratorio Alphanus del Dipartimento di Scienze del patrimonio culturale dell’Università degli Studi di Salerno
Matera, Università degli Studi, 5 dicembre 2024, ore 15.00
Saluti delle istituzioni presenti
Saluti
Umberto Longo
Sapienza Università di Roma
Direttore dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo
Matera, 5 dicembre 2024, ore 15.30
I sessione
Presiede
Umberto Longo
Sapienza Università di Roma
Direttore dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo
Francesco Panarelli
Università della Basilicata
Introduzione ai lavori
Andrea Zorzi
Università degli Studi di Firenze
L’Italia comunale
Kristian Toomaspoeg
Università del Salento
Dalle consuetudini ai Libri Rossi: un quadro di sintesi
Ore 16.30
Pausa
Ore 17.00
Fabrizio Titone
Universidad del País Vasco
Le ordinanze di Barcellona e Valenza
Pinuccia Simbula
Università degli Studi di Cagliari
I libri dei privilegi delle città del Regno di Sardegna
Discussione
Matera, Università degli Studi, 6 dicembre 2024, ore 9.00
II sessione
Saluti
Fulvio Delle Donne
Università degli Studi di Napoli Federico II
Presidente CESURA
Ore 9.30
Presiede
Alessandro Di Muro
Università della Basilicata
Igor Mineo
Università di Palermo
Le isole: la Sicilia
Giuseppe Russo
Università della Basilicata
Le raccolte normative calabresi
Ore 10.30
Pausa
Donatella Gerardi
Università della Basilicata
Fonti normative per lo studio dell’universitas Muri tra Medioevo ed Età Moderna
Anna Maria Scalise
Università della Basilicata
Il libro di privilegi di Matera
Rosanna Lamboglia
Università della Basilicata
Il Liber Niger di Pisticci
Discussione
Ore 15.00 - Spostamento a Barletta
Ore 18.00 – Visita alla città di Barletta
Barletta, Sala conferenze del Castello, 7 dicembre 2024, ore 9.00
III sessione
Saluti
Cosimo Damiano Cannito
Sindaco di Barletta
Oronzo Cilli
Assessore alla cultura del Comune di Barletta
Presiede
Amalia Galdi
Università degli Studi di Salerno
Pierluigi Terenzi
Università di Firenze
Consuetudini, statuti e cartulari di privilegi in Abruzzo
Francesco Senatore
Università di Napoli Federico II
Gli “statuti” campani
Ore 10.30
Pausa
Luciana Petracca
Università del Salento
Gli “statuti” di Terra d’Otranto
Victor Rivera Magos
Università telematica Pegaso
Dai privilegi al Libro Rosso: Terra di Bari
Discussione
Ore 12.30
Francesco Violante
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Conclusioni