Attualita
martedė, 14 gennaio 2025
14:13:00
Andria: nuovo centro autismo, la lettera dei familiari "sveglia" la politica
Interviene il nuovo gruppo inter consiliare della città federiciana
Non smette di tenere banco ad Andria e nella Provincia Bat il tema del nuovo centro per l’autismo. La lettera inoltrata dai professionisti e familiari di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico nelle scorse ore e che ha raccolto oltre 70 firmatari ha smosso la politica locale, quella Andriese. L’interrogativo dei firmatari è il seguente, scrivendo: “Come è possibile che un servizio così delicato, destinato a supportare bambini fragili e le loro famiglie già provate quotidianamente, possa essere gestito con tale superficialità procedurale? Ci riferiamo all'avviso pubblico dalla durata irrisoria di soli pochi giorni, alla mancata trasparenza sugli esiti, alla scelta - unica in Puglia - di preferire un soggetto privato alle strutture sanitarie pubbliche. E non è un soggetto privato qualunque, ma una Fondazione legata alla famiglia della sindaca di Andria che ha già ottenuto gratuitamente dal Comune un terreno in circostanze quantomeno curiose.” Affermano gli oltre 70 firmatari, proseguendo: “Queste modalità hanno di fatto impedito alle altre realtà, già operanti sul territorio da anni, di partecipare e/o candidarsi al suddetto avviso. Ciò che più sconcerta -affermano- nondimeno, è il silenzio assordante della politica. Né la maggioranza né l'opposizione hanno ritenuto di dover intervenire su una questione che coinvolge fondi pubblici per 12 milioni di euro e, soprattutto, il futuro assistenziale dei cittadini con diagnosi di ASD.” Serviva dunque una scossa per svegliare la politica andriese e i primi a prendere una presa di posizione sul tema sono i consiglieri del neo-intergruppo consiliare che affermano: “La lettera aperta dei familiari e dei professionisti che operano quotidianamente con i disturbi dello spettro autistico rappresenta un atto d'accusa durissimo ma comprensibile, che mette in luce non solo le anomalie procedurali ma anche l'inquietante silenzio della politica locale su una questione che coinvolge fondi pubblici per diversi milioni di euro e, soprattutto, il futuro assistenziale di tanti cittadini fragili. È necessario che le risorse pubbliche vengano utilizzate per potenziare e migliorare i servizi esistenti, valorizzando le competenze già presenti sul territorio, nell'interesse esclusivo dei pazienti e delle loro famiglie. L'invito alla Regione è quello di estendere l’obbligo di istituire i centri provinciali d’eccellenza per l’autismo in immobili pubblici e con servizi a gestione pubblica.”, concludono i consiglieri Michele Coratella, Vincenzo Coratella, Michele Di Lorenzo, e Gianluca Grumo. In questa vicenda però, è tirata in ballo ancora una volta la sindaca di Andria Giovanna Bruno. Il silenzio pervade Palazzo San Francesco, ma adesso anche i suoi stessi consiglieri chiedono notizie.
Giuseppe Schiavone