Riqualificazione di alcuni impianti sportivi a Barletta: tra martedì 18 e giovedì 20 marzo la Giunta Comunale ha discusso di tre luoghi importanti per lo sport cittadino. Andiamo per gradi: nella riunione del 18 sul tavolo PalaMarchiselli e Velodromo del Lello Simeone. Per il primo è stato approvato il documento di indirizzo alla progettazione: il PalaMarchiselli risulta inagibile dal 16 febbraio 2024. Sospese le attività sportive il futuro dell’impianto di via Dante Alighieri sarà la demolizione con la successiva ricostruzione: lo stabile che rientra tra le “aree di ricovero” individuate per le situazioni di emergenza potrebbe avere un costo di circa un milione e quattrocentoottantasei mila euro: somme a disposizione 490 mila, quelle per le opere edili e sicurezza ben 995 716.84 con delega al Dirigente del settore Politiche Europee al monitoraggio e al coordinamento della fase di candidatura a finanziamento. Dal PalaMarchiselli al Velodromo del Lello Simeone: lunedì 24 marzo ci sarà il sopralluogo dell’Amministrazione con Sport e Salute e la Federazione Ciclistica con il presidente nazionale. Ma in Giunta martedì 18 marzo è stato approvato il documento di indirizzo alla progettazione: l’obiettivo della sua riqualificazione è quello di poter ospitare la disputa di competizioni ciclistiche di livello nazionale ed internazionale non in ultimo poterlo candidare per la prossima edizione dei giochi del mediterraneo che si terranno in terra pugliese dal 21 agosto al 3 settembre del 2026. 600 mila euro l’importo complessivo dei lavori: l’importo dell’intervento trova attualmente copertura finanziaria nel Bilancio 2025. Nella seduta del 20 marzo invece si è tornati a parlare della piscina comunale: con l’atto di indirizzo per la soluzione progettuale di piscina olimpionica scoperta con annessi servizi e spogliatoi. Già discussa dal precedente assessore allo sport Degennaro, con Decreto del Capo del Dipartimento per lo Sport del 05/08/2022, in esito all’invio delle
manifestazioni di interesse, il Comune di Barletta è stato ammesso a finanziamento per un importo di euro 2.500.000,00. L’intoppo si era creato presumibilmente dinanzi ad un preventivo per il progetto iniziale di oltre 8 milioni di euro. Prevedendo dunque una piscina scoperta i costi sarebbero dunque scesi a 3.889.982,82 euro, con avvio dei lavori entro il 14/04/2025, dando mandato al Dirigente del Settore Piani e Programmi Urbani di attivarsi, prima dell’approvazione definitiva del progetto, affinché sia garantita la copertura finanziaria del maggiore importo del quadro economico rispetto al finanziamento.