Attualita
venerdė, 21 dicembre 2018
12:22:00
Barletta, un Natale per ricordare il mondo missionario
Sabato la santa messa del missionario comboniano padre Saverio Paolillo
Quest’anno il periodo della settimana che ci prepara al Natale è previsto un momento liturgico di preghiera e ricordo dei sacerdoti e laici, missionari che, in varie parti del mondo, operano, non solo per la promozione della vita cristiana, ma, per il benessere umano, sociale, culturale e sanitario delle varie comunità. In modo particolare, per ricordare tutti quei laici e volontari, che sono stati catturati da banditi di cui, talvolta, non si conosce veramente se siano vivi o, per quali motivi, sono stati realmente rapiti. In questi anni, Papa Francesco, nella sua azione pastorale missionaria, ha dato un nuovo approccio: “Molti uomini e donne, molti giovani hanno generosamente donato sé stessi, a volte fino al martirio, per amore del Vangelo a servizio dei fratelli. Dalla croce di Gesù impariamo la logica divina dell’offerta di noi stessi (cfr 1 Cor 1,17-25) come annuncio del Vangelo per la vita del mondo (cfr Gv 3,16). Essere infiammati dall’amore di Cristo consuma chi arde e fa crescere, illumina e riscalda chi si ama (cfr 2 Cor 5,14). Alla scuola dei santi, che ci aprono agli orizzonti vasti di Dio, vi invito a domandarvi in ogni circostanza: «Che cosa farebbe Cristo al mio posto?». Trasmettere la fede fino agli estremi confini della terra.” Per questo motivo, il Centro missionario diocesano “Padre Raffaele Di Bari, Loripamoi” e la parrocchia di San Paolo, l’Apostolo delle Genti, si è pensato di celebrare una messa nella stessa parrocchia in Barletta, sabato 22 dicembre alle ore 19, presieduta dal missionario comboniano padre Saverio Paolillo. Inoltre, tra le intenzioni, si ricorderà la figura di padre Pierluigi Maccalli, missionario della SMA- Società Missioni Africane- rapito il 16 settembre a Boutanga in Niger. “Con questa liturgia vogliamo ripensare al Natale con un nuovo approccio missionario- ha dichiarato don Ferdinando Cascella- direttore del Centro Missionario diocesano- nel ricordare il nostro essere battezzati con una nuova veste: di essere più attivi in una nuova dimensione di apertura al mondo.”
Francesco Zagaria