Sarà rinnovato anche quest’anno il voto del venerdì Santo della Città di Barletta, quell’impegno solenne e
vincolante che i fedeli, la Chiesa e chi amministra la città e la popolazione tutta, per secoli, dal 1656, fanno rivivere.
364 anni fa, la città era colpita dal flagello della peste e il Sindaco
e gli amministratori del tempo affidarono la città alla protezione del
Santissimo Sacramento con un voto, impegnandosi a celebrare una solenne
processione eucaristico - penitenziale nel Venerdì Santo, per
scongiurare il contagio. Narrano le fonti che la processione, uscita
nella notte fra il giovedì e il venerdì santo, arrivata nei pressi della
strada oggi nota come via Romania, fu coperta da una grande nevicata che
segnò la fine della peste.
Il Voto, formalizzato con un atto notarile, da allora non è mai stato
infranto.
Per questo, eccezionalmente, nonostante le restrizioni attuali
determinate dall’epidemia del Coronavirus, a sua eccellenza
l’arcivescovo, Monsignor Leonardo D’Ascenzo e al Sindaco Cosimo Cannito,
con l'arciprete del Capitolo, d’intesa con il Prefetto Maurizio Valiante
e con i vertici regionali e provinciali delle forze dell’ordine, sarà
consentito rinnovare anche quest’anno il Voto della Città di Barletta ma
in maniera molto contenuta, se pure solenne, e senza la partecipazione
del popolo.
La notte fra Giovedì e Venerdì Santo, il sindaco, l’arcivescovo e
l’arciprete del Capitolo della Concattedrale Santa Maria Maggiore,
porteranno in processione eucaristica il Santissimo Sacramento dalla
Cattedrale di Santa Maria Maggiore, dove il Voto verrà rinnovato, a via
Romania, nel rispetto delle misure di sicurezza imposte per superare
l’emergenza in corso.
“Sappiamo benissimo – ha detto il sindaco Cosimo Cannito – quanto la
città tenga a questo rito, con il quale ha un legame storico, di fede e
devozione e per questo abbiamo trovato l’unica soluzione possibile per
non venire meno al vincolo del Voto, fortemente sentito dal popolo che,
normalmente, con la partecipazione esprime, oltre al suo senso di
religiosità anche quello di appartenenza alla comunità cittadina. Se
pure questo non sarà possibile, vi prometto di portare con me, quella
sera, il sentimento di tutti voi, il sentimento di tutta la città”.