“Furti nelle campagne e calamità naturali: sono due questioni che la politica deve affrontare per sostenere il reddito delle imprese agricole, che attraversano grandi difficoltà.

La soluzione a questi problemi non è più rinviabile e i ritardi di Emiliano sono incalcolabili anche nella ricerca di fondi europei e nazionali per sostenere il settore. È necessario rivalutare il ruolo dei Consorzi delle Guardie Campestri, promuovendo l’adesione agli stessi di tutte le aziende agricole e stanziando risorse per la parziale copertura dei canoni, per l’ammodernamento dei mezzi e per il potenziamento della pianta organica.
Per quanto riguarda le calamita’ atmosferiche, invece, bisogna non soltanto stimolare l’adesione degli agricoltori alle polizze assicurative, rendendole pure obbligatorie, ma anche organizzare polizze più snelle con procedure burocratiche semplificate. Il costo delle polizze deve ricadere per il 20% sulle aziende agricole e per il rimanente 80% a carico della Regione.

Con che fondi? Con i tanti, troppi, fondi anche dell’Ue che Emiliano non ha mai utilizzato!  Se la Giunta pugliese fosse operativa ed efficiente, è questo che metterebbe in atto, facendo risparmiare non pochi soldi allo Stato che ogni anno riceve innumerevoli richieste di risarcimento dei danni da calamità”.