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venerdė, 23  febbraio 2018



18:04:00
Progetto Alternanza Scuola-Lavoro dell'Ordine degli Avvocati di Trani
Sono circa 300 gli studenti coinvolti



Anche quest’anno l’Ordine degli Avvocati di Trani è impegnato nel progetto Alternanza Scuola-Lavoro del  Consiglio Nazionale Forense. Sono circa 300 gli studenti a cui è destinata l’iniziativa dell’ordine
professionale tranese. Coinvolti istituti di Trani, Canosa, Corato e Molfetta ma anche di Giovinazzo, città
che non rientra nel circondario del tribunale di Trani ma in quello di Bari. Sessanta gli avvocati-tutors
impegnati nel progetto A.S.L., che ha visto il primo appuntamento nella biblioteca storica del consiglio
dell’ordine forense tranese con un momento di formazione guidato da Maria Grazia Misuriello, esperta in
tecniche di animazione, psicologa e psicoterapeuta. Venticinque gli incontri, presso le scuole e la sede
dell’ordine forense, con l’avvio degli studenti alla conoscenza delle leggi e della legalità, alla partecipazione
attiva nelle simulazioni ed alla redazione di reportage giuridici, così come previsto nel protocollo d’intesa
sottoscritto il 3 ottobre 2016 tra il Consiglio Nazionale Forense ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca. “L’impegno nell’alternanza scuola/lavoro – afferma il presidente del’ordine degli avvocati di
Trani Tullio Bertolino - concretizza la vocazione dell’Avvocatura nel dare un contributo concreto
all’integrazione dei percorsi formativi scolastici mediante interventi mirati, volti all’approfondimento del
delicato aspetto dell’educazione, del rispetto delle regole, della cittadinanza attiva e democratica. Il
momento di formazione nasce dalla consapevolezza che essere formatori, oggi più che mai, non vuol dire
soltanto introdursi in un’aula scolastica, addentrarsi in un contesto lavorativo. L’identità umana è in
continua ricerca: manca la stabilità di un lavoro, c’ è frequente precarietà nella famiglia e nelle relazioni. La
formazione, allora, si gioca all’interno dell’essere testimoni di valori eterni e universali, di principi sani. Per
essere brave persone e buoni cittadini c’è bisogno di un costante accompagnamento da offrire alle giovani
generazioni. Cittadini adulti si diventa; tuttavia il rischio più grande è quello di non diventare mai
autenticamente tali. Viviamo in un tempo in cui c’è chi fatica a comprendere il vero significato delle scelte
quotidiane. Molti pensano che tanto non cambia nulla. Molti di più sono, per fortuna, coloro che credono
sia possibile costruire un mondo più giusto e più bello, più abitabile e più a misura d’uomo. Di questo sogno
tutti siamo responsabili, ognuno come persona, come cittadino e come lavoratore nonché tutti insieme
come comunità. Tutti abbiamo un impegno, allo stesso tempo, personale e collettivo che supera la logica
della competizione e ci aiuta ad adottare lo stile vincente della cooperazione. Perciò la formazione,
maggiormente per chi si muove nel contesto scolastico, non può essere improvvisazione e non merita di
essere lasciata solo alla buona volontà dei più sensibili. Tutti dobbiamo avere a cuore la vita della comunità, Stato compreso, assumendo l’impegno di avere occhi attenti per cogliere le trasformazioni del mondo e mettere in circolo le tante esperienze di buona prassi, di impegno gratuito e disinteressato, di formazione di cittadini consapevoli, responsabili e generosi. Ciascuno – conclude Bertolino - deve prender parte, scegliere una posizione e contribuire col proprio pensiero e con la propria azione alla realizzazione del bene comune”. Fanno parte del comitato scientifico del Consiglio Nazionale Forense per l’Alternanza Scuola-Lavoro l’avv. Francesco Logrieco (vicepresidente C.N.F. ed ex presidente dell’ordine degli avvocati di Trani), l’avv. Bertolino e l’avv. Domenico Facchini, anch’egli del foro tranese. Coordinatore dei 7 progetti in svolgimento nelle scuole è l’avv. Giulio Guarino.


Redazione










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