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martedė, 8  settembre 2020



16:42:00
Seconda edizione per il TEDx Barletta. La sfida più grande dell'anno è stata vinta
Protagonisti i personaggi di rilievo nel mondo della cultura, arte, scienza, design, sport ed economia



Pubblico entusiasta per il TEDx Barletta, l’evento che sabato 5 settembre ha visto salire sul palco di Piazza d’armi, all’interno del Castello di Barletta, personaggi di rilievo nel mondo della cultura, arte, scienza, design, sport ed economia.

 “Sfide” il tema scelto nel periodo antecedente la pandemia e che per casualità pare sottolineare il valore aggiunto di questa seconda edizione del TEDx Barletta, posticipato per causa di forze maggiore ma fortemente voluto e atteso dal team e dal pubblico.

La serata, condotta dal presentatore Sabino Pastore, ha avuto inizio con lo speech di Raffaele Mauro e i nuovi scenari da lui delineati sull’economia che contempla l’aereospaziale, settore in sviluppo. Grazie alla nascita dei robot e dei nanosatelliti, la sperimentazione a basso costo non è più utopia. I razzi possono così portare oggetti e persone in orbita a costi più contenuti. Nascono nuove frontiere che influenzano l’economia applicata al digitale, all’intelligenza artificiale e all’agricoltura. Mauro ci porta lontano parlando perfino del possibile e prossimo turismo spaziale.

Segue Elisabetta Cipollone, sul palco esordisce chiedendo un bicchiere d’acqua. “È qualcosa di semplice, che diamo per scontato…” commenta. Suo figlio esce da casa alle 15.00 per una partita di calcio e non fa più ritorno. La storia che racconta è quella di una madre che, ispirata dal desiderio del figlio, scava 30 pozzi in Etiopia. Andrea aveva espresso questo sogno su un diario, poi ritrovato dalla mamma. La sfida quotidiana di quest’ultima è portarlo avanti.

Filippo Galli declina il tema “sfide” partendo dal presupposto che per uno sportivo queste non finiscano mai. Allenamento e talento genetico sono fattori importanti, ma crescere e vivere in un contesto favorevole è indispensabile. Non una pressione nociva, ma un prezioso supporto per la libera espressione delle nascenti inclinazioni. A crearlo sono, in particolare, i genitori. “Il calcio oggi è sempre più vissuto e raccontato come se fosse uno sport individuale e individualista, ma non può limitarsi a questo – spiega”. Porta con sé valori tecnici, educativi e formativi. Galli parla così dell’importanza della fiducia in campo.

A seguire, sotto i riflettori, Giovanni Chimienti, biologo marino all’Università di Bari, che fa presente come non sia indispensabile andare troppo lontano per scovare tesori inestimabili e rari, come i coralli neri presenti nel nostro Mediterraneo. Una massiccia presenza di coralli è stata da lui avvistata perfino nel cosiddetto “Canyon di Bari”, scoperta poi documentata anche da National Geographic. La nostra sfida è salvaguardare l’ecosistema, esseri viventi come i coralli marini per esempio sono importantissimi per il benessere dell’ambiente marino.

Simona Sinesi è una manager che riporta la sua esperienza. Dopo aver lavorato con multinazionali e grandi aziende, decide di fondare la onlus Never give up, entrando così nella lista delle donne che stanno cambiando l’Italia. In una prima fase le due attività erano entrambi presenti nella sua vita. La Onlus però si sviluppa a tal punto da decidere di lasciare il lavoro certo per l’incertezza del sogno. Never give up vuole occuparsi dei disturbi alimentari agendo prima che questi diventino delle patologie. Sono infatti la prima causa di morte tra i 12 e i 25 anni. Chi in generale chiede aiuto trova lunghe liste d’attesa e strutture non adeguate. La prossima sfida sarà l’istituzione della Never give up house.

Irene Ivoi, mostra le immagini di un rubinetto che avverte quanto consumiamo, di contenitori della raccolta differenziata capaci di segnalare che la baia vicina sta facendo la raccolta differenziata. E poi ancora altri oggetti, tra cui urinatoi con una mosca stampata, capaci di attrarre l’attenzione e ridurre del 20% le spese di pulizia. Si tratta di casi di “Nudge”: una parola che tradotta significa “spinta gentile”. È un design che suggerisce uno stile di vita più consapevole, lasciandoci sempre liberi di non aderire. Il design non è solo fine a sé stesso, ma può educarci.

Inés Testoni è una nota ricercatrice che sviscera con ironia una tematica difficile: la morte. La ricercatrice porta a riflettere il pubblico su esistenze pienissime e frenetiche caratterizzanti il nostro tempo. Secondo la Terror management theory, il terrore condiziona la nostra vita quotidiana, impedendoci di affrontare alcuni contesti. La ricerca sulla tematica ci aiuta a superare ostacoli, è una sfida in grado di restituire un linguaggio che ci permette di affrontare la vita e sostenere i nostri cari nei momenti peggiori. Conclude asserendo: "Ciò che deve sapere l'uomo è che siamo già sempre eterni. Ecco la nostra sfida."
 
Joice Preira parte dalle domande esistenziali di sua figlia per spiegare il suo lavoro. Cosa significa lavorare con il futuro? Non si tratta del futurismo di Marinetti, né di esercitare capacità divinatorie, ma è l’applicazione di una tecnica in grado di portare le persone a esplorare orizzonti a lungo-medio termine, elaborando strategie per arrivare al futuro più desiderato. La psicologa parla di futuri e non di futuro, perché è importante aprirsi a più opportunità. Una sorta di crononauta, che accompagna nel viaggio nel tempo: la macchina è la nostra mente. Conclude lo speech: “Possiamo imparare ad anticipare. Immaginare è un atto rivoluzionario. Perciò anticipare è anche resistere.”

Francesco Poroli è un altro personaggio carismatico portato a Barletta grazie al team del TEDx. La sua esperienza di vita è già da sola una grande sfida motivazionale: comincia la sua carriera occupandosi delle pulizie della sede della redazione del giornale che poi troverà la bozza di una sua illustrazione e la sceglierà. Da quel momento in poi si susseguono una serie di eventi che lo vedono diventare illustratore e art director che vanta la pubblicazione su testate note tra cui The New York Times, Il Sole 24 Ore, Wired, La Repubblica e Style Corriere della Sera.

Guglielmo Scilla è l’ultimo speaker, più noto al pubblico con lo pseudonimo di Willwosh.  Personaggio molto seguito da anni su Youtube, sul palco del TedxBarletta porta un discorso inedito: l’altalena dell’essere e dell’apparire. Presenta al pubblico un’immagine distorta della sua vita per poi affermare che quella quotidianità appena delineata non è che una menzogna. La sfida è essere sé stessi, presentarsi al mondo e fare coming out ogni giorno senza badare troppo a cosa dirà la gente.

La musica ha scandito ogni passo della conferenza-spettacolo. A partire da “Heroes” di David Bowie, con Lorenzo Mannarini, arrangiamento e direzione, Mirella Sasso e Cristina Simone ai violini, Luigia Porcelli e Francesca Pia Tarzia ai violoncelli, Micaela Agresti al sax, Alessio Dimonte alla tromba, Dalila Specchio al basso e Stefano Seccia alla batteria. Il tutto arricchito dalle splendide voci di Domenico Giannini, Gabriella Contento, Federica Laporta e Claudia Palmieri. A seguire le esibizioni degli artisti: Annalisa Piccolo, danzatrice, e la musica di Reglow x Ozey. Infine il progetto musicale Gulliver del musicista Giò Sada che ha chiuso la serata.

I ringraziamenti sono tutti rivolti al pubblico e a chi ha creduto nel progetto: gli sponsor. All’orizzonte: la terza edizione nel 2021, alla quale gli organizzatori Elio Palumbieri e Claudio Bruno, assieme al numeroso team, cominceranno a lavorare già dai prossimi giorni. La sfida più grande dell’anno è stata vinta.
 


Redazione



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