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venerdė, 25  settembre 2020



08:30:00
“Rileggere De Nittis, oggi”, a Barletta il nuovo allestimento della Pinacoteca
Alle 18.30, la presentazione di questa rilettura del professor Miracco dell'opera di De Nittis



Sarà la presentazione della nuova veste espositiva della collezione del maestro barlettano Giuseppe De Nittis, a Palazzo Della Marra, nella pinacoteca dedicata all’artista apprezzato in tutto il mondo, a fare da vigilia, in città, al programma di manifestazioni per le Giornate Europee del Patrimonio (26 e 27 settembre). La giornata di oggi, venerdì 25 settembre, sarà invece interamente dedicata a De Nittis.

Alle ore 10 è in programma la vernice dell’esposizione, curata dall’esperto d’arte Renato Miracco e intitolata “Rileggere De Nittis, oggi”, riservata alla stampa. Saranno presenti il sindaco Cosimo Cannito, l’assessore alla Cultura Graziana Carbone, con la presidente della commissione Cultura Stella Mele e la dirigente di Settore Santa Scommegna.

In serata, alle 18.30, seguirà la presentazione di questa rilettura del professor Miracco dell’opera di De Nittis, con la presenza dei rappresentanti istituzionali del territorio e della Regione. Sarà possibile intervenire solo su invito e nel rispetto delle disposizioni anti Covid. Sabato 26 settembre la pinacoteca sarà normalmente aperta al pubblico dalle ore 10. La sera resterà eccezionalmente aperta dalle 20 alle 23 e si potrà accedere e visitare la mostra al costo simbolico di 1 euro, aderendo Barletta alle Giornate Europee del Patrimonio.

Il nuovo allestimento
“Sarà un De Nittis inedito – ha dichiarato il Sindaco di Barletta Cosimo Damiano Cannito - quello che scopriremo nel nuovo allestimento che il professor Renato Miracco ha curato per la pinacoteca ospitata a Palazzo Della Marra. Il prestigioso e autorevole esperto d’arte, da sempre amante dell’opera di De Nittis, ne è rimasto incantato quando è stato a Barletta a febbraio dello scorso anno e ha poi voluto trasformare la sua ammirazione in una rilettura dell’artista e della sua opera, in un dialogo temporale fra il presente e la fine del XIX secolo, nei luoghi prediletti dal maestro, Parigi e Londra”.

“Penso che per il nostro Giuseppe De Nittis e per le sue opere stia per iniziare una nuova era, già indicata nel testamento di Léontine Lucille Gruvelle, con cui la donna donò al municipio di Barletta tutti i quadri, le incisioni e gli studi del suo amato marito, “chiedendo di distribuirne nei musei d’Italia e anche stranieri, per la miglior gloria del loro compatriota…”. Questo lascito generoso – ha concluso il primo cittadino - è anche un impegno da rispettare: far conoscere la bellezza delle opere di De Nittis nel mondo per dar loro la giusta gloria”.
Nel 1913 Léontine  Gruvelle, vedova De Nittis, regalò a Barletta, città natale del marito,  con testamento olografo, un importante nucleo di opere che documentano le varie fasi della produzione artistica del Pittore barlettano e il suo talento per la sperimentazione.
Questa grande ed importante donazione, così audace nel panorama italiano all’epoca, è ora al centro di una nuova lettura tematica nell’istallazione su due piani nel prestigioso Palazzo della Marra nel centro storico della Città.

Il nuovo allestimento, progettato e curato dallo storico d’arte Renato Miracco dal titolo “Rileggere De Nittis, oggi”, cerca, infatti, di porre l’accento sulla contestualizzazione del pittore nella Comunità artistica di fine ‘800 a Parigi, considerata all’epoca il centro dell’Arte, e, a Londra che era diventata la Capitale economica del mondo.
“Suddividere in sezioni i  quadri della Donazione, raccontare le storie e gli aneddoti che emergono dalle opere esposte, rileggere e riscoprire, oggi, l’Artista, è stato il mio compito, assicurando una lettura stratificata adatta ad un pubblico non solo nazionale ma internazionale - scrive il curatore nella sua presentazione - “Inoltre, in alcune sezioni della Mostra” – continua – “alcuni quadri di De Nittis saranno messi a confronto con quelli di alcuni suoi artisti-amici, in particolare Édouard Manet, Edgar Degas, Gustave Caillebotte e James Tissot. Per finire, e per dare al visitatore una visione più ampia della sua produzione, nel percorso sono inserite le riproduzioni di alcuni quadri di De Nittis presenti oggi nelle più importanti  Collezioni e Musei  del mondo: dalla Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia al Metropolitan Museum of Art di New York, dal Musée d’Orsay di Parigi alla Collezione Piceni di Milano, solo per citarne alcuni”

Nelle 17 sale del percorso in Palazzo della Marra si dipana, cosi, un preciso racconto doppiamente identitario, sicuramente didattico ma anche emozionale (i colori scelti per le sale sono tratti dalla palette del Pittore) che porta il visitatore a “vivere’ il racconto di un grande Artista italiano che aveva scelto di lavorare  in Europa e che, come scrisse già nel 1877 Henry Houssaye, era «il capo se non il maestro della nuova scuola dei disegnatori dal vero all’aria aperta”. Un artista, che partendo da Barletta è ora internazionalmente riconosciuto come  uno dei protagonisti del rinnovamento delle Arti in Italia ed in Europa alla fine del XIX secolo, un uomo strappato alla vita appena trentottenne “in fiera giovinezza, in pieno amore, in piena Gloria. Come gli eroi e i semidei”, come scrisse Dumas figlio, per l’epitaffio dell’artista amico.


Redazione



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