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mercoledė, 7  ottobre 2020



10:20:00
A Barletta la street art che piace: il trabucco espressione di forza
Al primo pilastro del ponte di via Imbriani: la Dea dell'Italia



L’aspetto può ingannare, pare un monumento instabile e fragile, in realtà si tratta di una struttura solida e robusta. Stiamo parlando del trabucco di Barletta e la professoressa Antonella Palmitessa ha dipinto i suoi contorni, ripreso l’incedere delle venature del legno ai piedi del ponte di via Imbriani-via Canosa. Il vero trabucco, solo, si protende verso il mare azzurro, verso l’orizzonte, in tutta la sua selvaggia bellezza.

La sua rappresentazione, invece non è sola, si unisce a un murale realizzato al primo grande pilastro del cavalcavia: la Dea dell’Italia. Anch’esso è stato realizzato dalla docente della scuola media “Renato Moro” nonché socia del Centro studi “Barletta in Rosa”. Il murale è sinonimo di forza; un doppio volto di una donna sulla parete, il primo specchio di femminilità mentre il secondo di fragilità con lo sguardo rivolto al cielo. Il mantello rosso è simbolo dell’unione tra i popoli e poi la bandiera tricolore: la Patria ricca di storia e cultura.

Entrambi i progetti, con l’approvazione del Comune di Barletta, hanno come obiettivo quello di riqualificare i quartieri che necessitano di una valorizzazione, e quale modo migliore se non attraverso la street art? 


Antonella Filannino



trabucco







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