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lunedė, 9  novembre 2020



06:30:00
Palazzo delle Poste, Grimaldi: "Il suo futuro merita un pubblico dibattito"
L'argomento sarà portato in consiglio comunale attraverso una domanda di attualità



"È evidente l'incapacità del Sindaco Cannito e dei suoi assessori ad affrontare e risolvere i problemi della città e a riferire in consiglio comunale a tutti i cittadini delle molteplici problematiche irrisolte. Cannito preferisce nascondere la testa sotto la sabbia. A dichiararlo è il consigliere comunale Grimaldi, che attraverso una domanda di attualità si rivolge all'amministrazione.

C'è stato un periodo in cui si svolgevano anche 2 consigli comunali in un mese, adesso per evitare il giudizio dei cittadini si svolge un consiglio comunale ogni 4 mesi; tanto con la complicità e connivenza del presidente del consiglio comunale. Infatti, sia il sindaco che il Presidente del consiglio comunale hanno preferito far scadere i termini di ratifica di una delibera di Giunta pur di non affrontare il dibattito consiliare. Con il mio gruppo chiederemo di discutere in consiglio temi di interesse generale, come ad esempio l'eventuale acquisto del Palazzo delle Poste.

"Nessuno ne parla, forse Cannito lo fa nelle segrete stanze con i suoi pochi sudditi politici, e nessuno informa i cittadini che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo con nota del 18.9.2020 ha comunicato al Comune di Barletta di aver rilasciato autorizzazione all'alienazione dell'immobile, ed ha invitato l'amministrazione comunale a valutare preventivamente le determinazioni per l'eventuale acquisto esercitando il diritto di prelazione. L'importanza storica e sentimentale del Palazzo delle Poste, per questa amministrazione, evidentemente non merita un pubblico dibattito. E' necessario ricordare al Sindaco che sul muro di quel Palazzo c'è il ricordo dei nostri concittadini che hanno dato la vita per la nostra libertà.

Furono condotti vicino al muro del lato meridionale dell'edificio postale di piazza 2 Caduti, e vennero barbaramente trucidati. I segni di quel terribile giorno sono ancora oggi visibili, nel muro sinistro dell'Ufficio Postale: i buchi lasciati dai proiettili non sono mai stati ricoperti, a perenne ricordo di quel tragico avvenimento. L'eccidio di 11 vigili urbani e 2 netturbini, compiuto a Barletta il 12 settembre 1943, è tutt'ora ricordato come il primo atto di rappresaglia compiuto dai nazisti sul territorio italiano. Per questo ci siamo fatti promotori di una domanda in consiglio comunale affinchè si discuta sulla opportunità di acquistare tale immobile. Per la memoria".


Redazione



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