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giovedė, 25  febbraio 2021



09:08:00
Centro raccolta 167, Mennea: "Non conforme alla normativa in materia urbanistica"
"I gravi errori commessi, le cui responsabilità dovranno essere accertate"



“In relazione alla domanda di attualità discussa nella seduta del Consiglio Comunale di Barletta del 19 febbraio 2021, sul tema della realizzazione di un centro comunale di raccolta nella Zona 167, vista la lacunosità e l'inadeguatezza delle risposte fornite dall’Assessore e dal Dirigente competenti, ho presentato un’interpellanza al Sindaco di Barletta”. Così introduce il consigliere regionale e comunale Pd Mennea la sua nuova iniziativa che scoperchia le numerose lacune su questo progetto voluto fortemente dall’amministrazione comunale.

“Il progetto di fattibilità tecnico-economica presentato dal Comune alla Regione Puglia, per il finanziamento di € 450.000 destinati alla realizzazione del centro di raccolta non risponde ai requisiti di legge richiesti. Per Mennea, il sito identificato non è conforme alla normativa vigente in materia urbanistica, ex art. 2, comma 1, del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 08 aprile 2008 e successive modificazioni. L'area oggetto dell'intervento - prosegue il capogruppo Pd - è un intero lotto residenziale del piano della zona 167 (PdZ) e non di un’area destinabile a centro raccolta rifiuti poiché è in realtà destinata ad edifici residenziali e alle aree per spazi pubblici attrezzati a parco per il gioco e lo sport. Tra l’altro, non si è tenuto neanche conto del danno erariale che scaturirebbe dalla mancata utilizzazione del lotto edificabile ed alla cui realizzazione è associato il rientro dei costi espropriativi già sostenuti dall’Amministrazione Comunale”. Insomma, una “svista” che smentisce clamorosamente quanto affermato più volte dall’assessore Passero e dal dirigente competente durante l’ultimo consiglio comunale.

“Il progetto, inoltre, si basa su uno studio di fattibilità frettoloso e che presenta gravi omissioni. Infatti, nell’area identificata è ubicata la Parrocchia “SS. Trinità”, di cui non vi è traccia negli elaborati grafici inclusi (irrilevanti per il dirigente) nello studio di fattibilità. Peccato - prosegue Mennea - che alla stessa Parrocchia, nel 2017 il Consiglio comunale assegnava in comodato d’uso gratuito per la durata di 30 anni l'area contraddistinta alla particella n.3382, ricompresa nell’area identificata per la realizzazione del centro di raccolta, per ampliare l’offerta dei servizi resi alla comunità locale dal proprio oratorio.

I gravi errori commessi, le cui responsabilità dovranno essere accertate, la presenza della Parrocchia “SS. Trinità” all’interno dell’area individuata nonché la presenza, nel raggio di poche decine di metri, di numerose abitazioni e di Istituti scolastici, unitamente all’alta densità abitativa in espansione di quella specifica zona, rendono il sito identificato totalmente inidoneo. Ora, l’assessore all’ambiente Passero farebbe bene - conclude Mennea - a ritirare quel progetto e a chiedere scusa a tutti quei cittadini che hanno subito una decisione tecnicamente infondata e politicamente irragionevole. Ognuno, nella vita come in politica, dovrebbe occuparsi di ciò che meglio sa fare”.


Nicola Sguera










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