Attualita
giovedė, 1 aprile 2021
07:30:00
Covid-19, nella Bat sono partite le cure con anticorpi monoclonali?
La Fp Cgil e la Cgil Bat scrivono alla Asl Bt e al Dipartimento Salute della Regione Puglia
Al Policlinico di Bari sono stati somministrati sui primi pazienti Covid-19 gli anticorpi monoclonali ed è stato definito un percorso protetto di presa in carico di soggetti eleggibili al trattamento, secondo i criteri stabiliti dall'Aifa. Lo comunica lo stesso Policlinico parlando di “un’arma in più contro il coronavirus”. La Regione Puglia la settimana scorsa ha avviato la possibilità all’utilizzo di farmaci con anticorpi monoclonali che verranno stoccati presso la farmacia ospedaliera del Di Venere di Bari, questa fungerà da magazzino centralizzato per tutte le strutture ospedaliere regionali. L’individuazione dei pazienti da trattare spetta ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta ed alle unità speciali di continuità assistenziale (USCA), mentre la prescrizione e la somministrazione avverrà presso i centri ospedalieri autorizzati dalla regione.
“Oltre a Bari, anche a Lecce sono partite queste cure e pure la Asl di Taranto è pronta per la terapia a base di anticorpi monoclonali per pazienti a domicilio. Questa è sicuramente un’arma in più contro il nuovo coronavirus, ma anche un mezzo per ridurre gli accessi al pronto soccorso e quindi le ospedalizzazioni dei pazienti con forme moderate e severe. Aggiungere questo ulteriore tassello all’assistenza dei pazienti Covid, consente di mettere in campo tutte le possibili armi frutto delle conoscenze attualmente disponibili sul panorama Nazionale ed Internazionale, per sconfiggere il virus”, osservano Ileana Remini, segretaria generale Fp Cgil Bat e Biagio D’Alberto, segretario generale Cgil Bat.
Dal sindacato per queste ragioni è partita una lettera alla direzione generale della Asl Bt e al Dipartimento Salute della Puglia per sapere se “anche in questa provincia si è avviato il trattamento degli anticorpi monoclonali per i pazienti affetti da Covid-19”, concludono Remini e D’Alberto.
Giuseppe Schiavone