"L'Avvocatura comunale si è finalmente espressa e l'amministrazione comunale ha sospeso in autotutela il permesso a costruire l'ipermercato Lidl accanto al Castello. L'Avvocatura comunale ha ritenuto illegittimo il condono rilasciato nel 2018 in virtù di un parere negativo rilasciato già nel 2005". Interviene il Collettivo Exit di Barletta da sempre in prima linea contro la costruzione del punto vendita. 

Ma il dato politico è un altro; la mobilitazione di pezzi importanti della città ha impedito l'ennesimo scempio perpetrato nei confronti di un territorio devastato dalla cementificazione e dalla speculazione edilizia.
Questo aspetto lo ha dovuto confermare anche il Sindaco Cannito durante la conferenza stampa.
Ha vinto chi da anni porta avanti una battaglia contro un modello di sviluppo che produce cementificazione, consumo di territorio e devastazione ambientale. Ha perso ancora una volta una classe politica al servizio di potentati economici che in nome del profitto fanno scempio anche del nostro patrimonio artistico.

Questo è il dato politico che emerge da questa vicenda; la città ha mandato un messaggio chiaro, vuole un cambio radicale di un modello economico che non produce ricchezza e benessere se non per i soliti noti.
Adesso vogliamo che quell'area sia riqualificata insieme al fossato del Castello.
Sappiamo benissimo che la partita non è ancora chiusa, la Ldl, difronte a questo provvedimento, non rimarrà con le mani in mano.

Ma se dovessero ostinarsi a portare avanti un progetto che l'intera città ha ormai bocciato, la nostra comunità e noi in primis abbiamo come arma persuasiva quella del boicottaggio dei suoi punti vendita".