Attualita
martedė, 1 giugno 2021
07:00:00
ANGLAT Barletta, Coalizione Civica: "Ennesima toppa peggiore del buco"
"Si sceglie di non tentare di aprire un dialogo con l'Autorità Portuale"
"Nella Città di Barletta, quotidianamente, assistiamo basiti a dinamiche non chiare e che tendono sempre più ad ingiustificata e profonda divisione tra Cittadini di serie a e di serie b". A scriverlo sono Valeria Modugno e Giuseppe Schiavone di Coalizione Civica per Barletta.
"Negli ultimi giorni questa dinamica è diventata evidente e preoccupante, quando nel porto di Barletta si è manifestata contro ‘’l’Associazione Sportiva Dilettantistica Sportinsieme Sud – ANGLAT Barletta’’ che da quarant’anni si occupa sia sul territorio nazionale ma soprattutto sul territorio comunale di rendere lo Sport accessibile al Mondo dei Disabili e che permette l’accesso libero in barca ai diversamente abili, una delle poche realtà presenti in tutta Italia.
La vicinanza dei serbatoi per carburanti (seppur le sedi dei rappresentanti Portuali si trovino più in vicinanza rispetto alla sede dell’ANGLAT), per motivi di sicurezza, ha portato l’Autorità Portuale a dover comunicare lo sfratto immediato dal porto cittadino, la quale ha offerto all'Associazione un prefabbricato senza alcun pontile che possa offrire accesso nelle acque marittime.
Ci lascia basiti non solo la notizia in sé, ma l’ennesima toppa peggiore del buco: l’offerta proposta dell’Amministrazione è di un’altra sede in uno stabile comunale, senza accesso diretto a mare e soprattutto in stato di abbandono e deperimento, così come quella offerta dall’Autorità Portuale, un prefabbricato totalmente desolante.
Si sceglie ancora una volta la strada più semplice, ma di maggior danno per la cittadinanza: si sceglie di non tentare di aprire un dialogo con l’Autorità Portuale al fine di ragionare con criterio delle possibilità per salvaguardare la salute e la vita associativa di questa realtà fondamentale per il nostro territorio.
Ricordiamo infatti che secondo il Piano Operativo Triennale i serbatoi sarebbero destinati ad altra destinazione nel porto: questa soluzione, sebbene non immediata né di semplice attuazione, potrebbe tutelare le attività dell’ANGLAT Barletta, e più a lungo termine avviare un percorso per consentire la fruibilità della Costa Cittadina a cittadine e cittadini con disabilità, attrezzando le spiagge pubbliche non solo di banchine e passerelle ma anche di un servizio di salvataggio pubblico.
Inoltre, segnaliamo l’assenza sia a livello cittadino, sia a livello regionale della figura del garante dei diritti per le persone con disabilità, dopo l’improvvisa scomparsa di Giuseppe Tulipani nello scorso Marzo 2020.
Riteniamo sia una figura di fondamentale importanza e l’assenza di una figura così delicata segnala una scarsa attenzione a più livelli per tutte e tutti i diversamente abili del nostro territorio e proprio nello scorso Consiglio Comunale è stata votata all'unanimità la mozione in oggetto "L'Accessibilità Universale" in cui l'Amministrazione si impegna nello specifico a promuovere l'eliminazione di barriere architettoniche e a dotarsi di un Disability Manager.
Eppure questi impegni spesso non si traducono in azioni concrete: vogliamo ricordare, tra le altre, l'assenza perdurante dell'ascensore nel nuovo sottopasso di via Milano. E anche quando i cittadini stessi provano a farsi carico di queste mancanze, è raro che vengano riconosciuti e apprezzati i loro sforzi: lo sfratto dell’ANGLAT Barletta è avvenuto nonostante il permesso demaniale del 2005 e la ristrutturazione di un immobile precedentemente in totale stato di abbandono a carico dell’Associazione.
L’Amministrazione Comunale ha l’obbligo politico e morale di tutelare queste associazioni, attive sul territorio con l’obiettivo di migliorare ogni giorno la quotidianità dei soggetti più fragili, e con loro di tutta la comunità cittadina".
Redazione