Quattro omicidi in quattro anni. Barletta sta diventando, se già non lo fosse, un territorio degno della peggiore gomorra. Gang di ragazzini che si organizzano e che cercano di ritagliarsi spazi in cui essere egemoni. Droga, tantissima droga che circola e che viene consumata quotidianamente facendo perdere il controllo delle proprie azioni. Furti di ogni genere tra attività commerciali e appartamenti. Furti di auto che oramai non si cerca più neanche di nascondere compiuti alla luce del sole e a favore di telecamere. Truffe e affari quantomeno dubbi in ogni dove.
Questo quadro del nostro territorio, purtroppo reale, sta mettendo a repentaglio i nostri figli, condannati a crescere in un luogo senza crescita. Figli che domani saranno costretti a scegliere se andare a vivere altrove o fare parte di un meccanismo sociale perverso e pericoloso.
Quanto accade quotidianamente nel nostro territorio non è colpa delle Forze dell'Ordine che con enormi sforzi e sacrifici cercano di arginare questa situazione. La colpa risiede nella gestione civica e culturale della nostra terra. Il tempo del buonismo è finito, si deve accettare di vivere in un contesto sociale che richiede un forte intervento dello Stato ad ogni livello. Serve un coordinamento centrale che vada ad estirpare alla radice quei fenomeni che condizionano la vita democratica di una comunità. Tutto questo passa attraverso le Istituzioni che ora sono chiamate ad intervenire in maniera incisiva mettendo da parte la teoria del "non creiamo allarmismi". L'allarme oramai è scattato e da tempo, se vogliamo bene ai nostri figli si deve intervenire e anche in fretta.