Ormai da tempo disertiamo gli incontri istituzionali sulle questioni ambientali perché sappiamo già in partenza che difficilmente riusciranno a partorire qualcosa di buono.
Per quello sull’incendio della Dalena ecologia abbiamo fatto un eccezione.
Abbiamo ascoltato con attenzione l’intervento del responsabile dell’Arpa il dott. Gravina che ha illustrato i risultati del campionamento degli inquinanti in atmosfera effettuati lo scorso 7 gennaio. Rispetto ai prelievi compiuti nell’immediatezza del rogo, i valori sono migliorati con il benzoapirene passato da 8,9 a 0,2 in nanogrammi al metro cubo. Per quanto riguarda le diossine e i furani i valori sono scesi rispettivamente da 80.662 a 53 e da 4. 064 a 18 mentre in merito all’eventuale presenza di diossina sui terreni nel raggio di 3 chilometri (attualmente vige ancora il divieto di coltivazione e raccolta di prodotti agricoli su determinate aree) sono stati effettuati in tre punti dei prelievi di terreno fjno a 10 cm di profondità,; i risultati si avranno nelle prossime settimane.
Quello che emerge è un quadro non ancora ben definito per quanto riguarda le ricadute dal punto di vista ambientale del rogo della Dalena ecologia. Anche dal punto di vista politico non è ancora ben chiaro quale sarà il futuro di questa azienda.
Durante l’incontro abbiamo fatto notare la mancanza ai tavoli istituzionali della Provincia responsabile del procedimento di VIA(Valutazione Impatto Ambientale). Una Provincia che secondo noi rilascia pareri favorevoli nei confronti di questi impianti con una certa leggerezza e che quindi ha l’obbligo di prendersi la sua dose di responsabilità in questa vicenda.
Inoltre durante l’incontro abbiamo fatto presente al Sindaco Cannito che c’è la concreta possibilità che la Dalena possa riaprire i battenti nel breve periodo, nonostante ci sia in corso un indagine della Procura per capire chi sono stati i responsabili dell’incendio.
Abbiamo fatto notare al primo cittadino che sarebbe il caso di incominciare a tutelare la collettività e di evitare che questa possibilità si possa concretizzare in così poco tempo, soprattutto in virtù di quello che potrebbe emergere dalle indagini.
La nostra posizione è molto chiara al riguardo:vogliamo che aziende e impianti che inquinano vengano definitivamente chiusi.
Nel caso della Dalena non vorremmo ritrovarci alla fine come collettività beffati per ben due volte!