"Quello di sguarnire reparti non Covid di dirigenti medici specialisti e professionalmente competenti"
Il sindacato dei medici CIMO Fesmed si mobilita a livello nazionale inviando una diffida ad Aziende Sanitarie e Regioni per l'uso improprio dei medici. Per quanto riguarda la Puglia, nella nota inviata a firma del Fiduciario FESMED regionale dottor Andrea Tinelli e dalla Segreteria regionale CIMO a cura del dottor Arturo Antonio Oliva, si sottolinea come "la prassi di assegnare dirigenti medici privi della necessaria specializzazione ad operare, in turni di guardia divisionale o interdivisionale o in regime di pronta disponibilità, in reparti dedicati o, comunque, ove sono ricoverati pazienti Covid 19".
Una situazione che, secondo il CIMO-FESMED, determina un triplice rischio:
- quello di sguarnire reparti non Covid di dirigenti medici specialisti e professionalmente competenti;
- quello di affidare le cure di pazienti Covid a dirigenti medici non professionalmente adeguati e privi del titolo specialistico pertinente, in violazione dei principi generali di appropriatezza e sicurezza delle cure;
- quello di esporre i dirigenti medici in questione a rischi personali di particolare gravità sotto il profilo della sicurezza loro e di tutti coloro con i quali essi interagiscono.
Inoltre, "l'adozione di decisioni organizzative di quel genere, oltre a manifestare l'inadeguatezza con cui la diffusione della pandemia è stata affrontata nei mesi in cui essa aveva palesemente diminuito la intensità della sua diffusione, integra una serie imponente di violazioni normative, di legge e contrattuali". Violazioni che, secondo la Federazione CIMO-FESMED, riguardano "il diritto fondamentale dell'individuo a prestazioni pertinenti prestate da soggetti competenti", l'osservanza delle linee guida e delle buone pratiche mediche, ad opera di soggetto funzionalmente formato e competente, che consente di 'restituire al medico la necessaria serenità operativa' e di circoscrivere coerentemente gli ambiti della sua responsabilità professionale.
Per queste ragioni, la Federazione CIMO-FESMED invita "i destinatari di questo atto (Regione Puglia e Asl Bt, ndr) ad assumere provvedimenti rispettosi del quadro normativo regolatore della materia, da un lato, revocando, in sede di autotutela, i provvedimenti assunti in suo spregio e, dall'altro, garantendo, con i necessari controlli, il ripristino della legalità violata", e chiede "agli Organi tutori, cui questo atto è indirizzato per doverosa conoscenza (al Prefetto della Bat e al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, ndr), di disporre le attività di controllo necessarie per garantire il rispetto delle norme a presidio della sicurezza e pertinenza delle cure e di avviare le indagini del caso volte ad accertare se, nei comportamenti sopra descritti, siano ravvisabili estremi di reato disponendo – in caso affermativo - per l'immediata sospensione e inibizione di quanto di illecito emerga dalle disponendo verifiche".