A Barletta il consiglio comunale torna in aula questa volta per la mozione di sfiducia al sindaco Cosimo Cannito.
La conferenza dei capigruppo ha fissato per mercoledì 13 ottobre alle ore 15,30 il consiglio monotematico sulla mozione di sfiducia al Primo cittadino firmata dai 18 consiglieri comunali.
Tra questi ricordiamo hanno firmato: il gruppo Cantiere Barletta, il presidente del consiglio Dicataldo, i consiglieri Damato, Bufo e Dipaola mentre all’opposizione c’è la firma di Coalizione civica insieme ai 4 consiglieri del Partito democratico, eccetto Mennea, e il consigliere comunale Coriolano del Movimento cinque stelle. Voteranno a favore della mozione anche i due consiglieri pentastellati Maria Angela Carone e Beppe Basile. Se cosi fosse si arriverebbe a 20 voti favorevoli.
Prima del consiglio del 13 ottobre c’è però un’altra data importante per determinare la fine o il proseguo dell’amministrazione Cannito. Parliamo della riunione che si terrà in Regione chiesta direttamente dal presidente Michele Emiliano. Convocati al tavolo i consiglieri regionali e i firmatari della mozione di sfiducia.
Questo per cercare di sanare la crisi politica che sta investendo la città di Barletta.
Una crisi profonda che ha visto nel giro di un solo mese la formazione di una nuova giunta, la mozione dei 18, le dimissioni dello stesso primo cittadino fino alla decisione dell’assessore Gennaro Cefola, riconfermato dopo l’azzeramento dell’esecutivo, di dimettersi. “Una scelta presa - spiega – per consentire al sindaco di operare con più ampia agibilità politica".
Ovviamente la seduta consiliare del 15 non si terrebbe se fosse subito nominato dal prefetto un commissario prefettizio, data la fine dell’amministrazione attuale: il commissario infatti assumerebbe in sé tutte le funzioni del consiglio comunale e della giunta. Da qui in poi è un’altra storia.