Politica
mercoledė, 30 marzo 2022
14:50:00
Bando agricoltura in Puglia, Rosa Tupputi: "Grande opportunità per il comparto"
"Tra i settori trainanti dell'economia di Barletta"
“C’è una grande opportunità che i nostri agricoltori, soprattutto i più giovani, dovrebbero cogliere: la Regione Puglia ha varato un bando con l’obiettivo di sostenere l’avvio di nuove imprese dedicate alla produzione di cereali e, in particolare, di quelli più antichi, come il Senatore Capelli e il Gentil Rosso, operando anche una azione di recupero della nostra storia e identità territoriale e della civiltà contadina della nostra regione del nostro territorio". A scriverlo è Rosa Tupputi, del gruppo "Con".
"Il bando si inquadra fra quelle misure, varate dell’Unione Europea, in risposta alla guerra fra Russia e Ucraina, le cui ripercussioni arrivano anche in casa nostra e rischiano di metterci in grave difficoltà. I cereali, infatti, sono indispensabili per le nostre imprese del settore pasta, panificazione e mangimi per gli allevamenti. Per questo diventa importante avviare un processo che tenda a renderci autosufficienti da questo punto di vista, anche perché, come accennato, i benefici sarebbero tanti e di natura non solo economica. Come non considerare, per esempio, la bontà e la convenienza di prodotti a filiera corta.
Il governo Emiliano ha stanziato 55 milioni di euro per finanziare circa 1.100 insediamenti produttivi. La Commissione europea ha dato l’ok perché anche in Puglia si possano coltivare terreni agricoli attualmente non utilizzati, a causa della bassa redditività e della siccità.
Questa è una operazione di rilancio di un intero settore, della nostra agricoltura. Un settore che a Barletta è trainante dell’economia cittadina. Bandi come questo servono a dare una svolta, una boccata di ossigeno e una iniezione di fiducia, fondamentale e meritata, a quanti portano avanti un comparto produttivo che da anni sta sopportando gravi contraccolpi.
A questi lavoratori, di cui conosco i volti, i problemi e le necessità, occupandomene per lavoro da anni e di cui continuerò a occuparmi e preoccuparmi perché hanno il coraggio di investire e dedicare la loro vita a questo mestiere prezioso, che ha a che fare con la nostra terra e con i prodotti principe della nostra alimentazione, va data la possibilità di un futuro. Un futuro che deve necessariamente coinvolgere i più giovani, consentendo un cambio generazionale che, se non ci fosse, metterebbe a repentaglio l’intera economia della nostra città. Per sviluppare un’agricoltura moderna e sostenibile che affonda le sue radici nel passato, nei grani antichi, in un lavoro sapiente su una terra generosa".
Redazione