Tutela ambientale, economicità e chiusura del ciclo dei rifiuti.
Sono tre degli obiettivi che si centrerebbero se Barletta avesse un proprio impianto di compostaggio e non dovesse pagare per smaltire la sua porzione di rifiuto umido.
A spiegarlo, ieri sera, presso il comitato del candidato sindaco Mino Cannito, nell’ambito dell’iniziativa “Barletta all’orizzonte, sogni e bisogni di una città”, è stato il professor Ruggiero Dilillo.
“Lo smaltimento di tale rifiuto ci costa circa un milione di euro l’anno – ha spiegato Dilillo – e rischia di finire in discarica con tutto quanto ne consegue, mentre d’altro canto c’è l’Unione europea che finanzia progetti di questo tipo. Faremmo un favore all’ambiente, alle nostre tasche di contribuenti e favoriremmo un incremento occupazionale di figure professionali specializzate se avessimo un impianto di questo tipo”.
Sull'argomento si è poi aperto un dibattito che ha fatto emergere diversi ed eterogenei contributi.
L’appuntamento con “Barletta all’orizzonte”, che anche ieri ha registrato una grande partecipazione di cittadini, si rinnova la prossima settimana.
“Ogni appuntamento sarà l’occasione per approfondire alcuni dei temi più importanti per la città – ha spiegato Cannito – ma quello che più mi preme è incontrarvi e confrontarmi con voi”.
“Ieri sera eravamo in tanti – ha concluso - e questo mi fa davvero piacere, perché vuol dire che le persone non sono disinteressate alla politica, ma che sono le occasione di partecipazione che mancano”.