Politica
martedė, 4 ottobre 2022
08:55:00
"Perché il Comune non nomina un perito agrario": il PD in Consiglio
"Vi sono infatti circa 1000 ettari di terreni rispetto ai quali i proprietari sono bloccati"
"Il Sindaco Cannito si è assai risentito perché, in uno dei nostri ultimi interventi sulla stampa, abbiamo parlato di “torpore” della sua amministrazione. Ci tocca invece darci nuovamente ragione rispetto a quella definizione, che ci appare sempre più calzante." A scriverlo è il gruppo consiliare del PD di Barletta.
Ci riferiamo stavolta a un settore completamente diverso. Vi sono infatti circa 1000 ettari di terreni rispetto ai quali i proprietari sono bloccati (in primo luogo rispetto all’eventuale desiderio di vendita) perché in attesa di affrancazione. Si tratta di decine di proprietari, che pagano le tasse su quelle proprietà, ma non ne possono disporre, perché il Comune non nomina un perito.
Un tecnico che si dedichi a, e si occupi di, questa operazione, e stabilisca le parti che rimarranno demaniali e quelle invece che possono e devono essere finalmente affrancate. Anche in questo caso non si può non parlare di torpore, poiché la Regione aveva sollecitato il Comune di Barletta a procedere alla nomina di tale perito, per compiere le necessarie operazioni legate all’affrancatura, già nel 2020 (dunque in piena prima amministrazione Cannito, allora già in carica da due anni) con una nota a firma della Dirigente regionale dott.ssa Giovanna Labate avente come oggetto, appunto, “Nomina perito demaniale per assolvere all’incarico di verifica e proposta di sistemazione relativa alla zona denominata “Arenili e Mezzane dell’Ofanto” di cui alla Deliberazione del G.C. n. 256 del 14.12.2017”.
Ancora un settore vitale per la città e il suo sviluppo, e ancora un ingiustificabile ritardo da parte dell’amministrazione Cannito. È dunque urgente che l’amministrazione dia risposte ai proprietari, proceda rapidamente alla nomina del perito e, per questa ragione, chiediamo che il Sindaco riferisca immediatamente come intenda procedere, e con che tempistica, al Consiglio comunale, e alle commissioni consiliari interessate in particolare.
Redazione